martedì, agosto 20, 2019

Gocce d'inchiostro: Adesso - Chiara Gamberale

Queste storie  italiane che si spacciano come padroni della felicità altrui, giocano sui sogni e sulle speranze della gente, dovrebbero lasciare un segno del loro passaggio. Nella maggior parte dei casi, ti rendono vigile, attenta, comprensiva della realtà circostante, con il cuore che batte all'impazzata e imbalsamato di sudore freddo. Devo confessarvi, amici lettori, che questa volta la Gamberale non mi ha colpito particolarmente come credevo. Non voglio rinunciare all'idea che un giorno troverò il romanzo adatto a me, perché credo che Adesso non è stata la lettura perfetta per questo periodo. Perlomeno non per me. Che ha ingrandito il malessere che vige in queste pagine, un malessere che la Gamberale ha messo su carta, col suo stile spiccatamente femminile, con frasi o pensieri sparsi, come se stesse raccontandoci una sua vecchia esperienza.

 
 
 
Titolo: Adesso
Autore: Chiara Gamberale
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 9 €
N° di pagine: 216
Trama: Esiste un momento nella vita di ognuno di noi dopo il quale niente sarà più come prima: quel momento è adesso. Arriva quando ci innamoriamo, come si innamorano Lidia e Pietro. Sempre in cerca di emozioni forti lei, introverso e prigioniero del passato lui: si incontrano. Rinunciando a ogni certezza, si fermano, anche se affidarsi alla vita ha già tradito entrambi, ma chissà, forse proprio per questo, finalmente, adesso... E allora Lidia che ne farà della sua ansia di fuga? E di Lorenzo, il suo "amoreterno", a cui la lega ancora qualcosa di ostinato? Pietro come potrà accedere allo stupore, se non affronterà un trauma che, anno dopo anno, si è abituato a dimenticare?


La recensione:

È così che dovremmo crescere, per essere un pó più addestrati a non perdere chi, nel tutto uguale, fa la differenza. Riconoscere il suo valore mentre c'è e quando è ormai di spalle, per sempre lontanissimo. 

Con la mia agenda preferita, la stilografica stretta nel pugno, sono entrata nella vita di Lidia e Pietro punteggiando una narrazione colma di difetti, fratture, segmenti davanti al freddo glaciale che regnava nel loro cuore, dove la temperatura sembrava essere scesa di almeno trenta gradi. La storia che Adesso ci narra era immersa nella pace del giorno, ma da subito compresi che a stento sarei riuscita a comprenderla, perché al di là del timido bagliore di amori acerbi, disillusi, crudeli e impuri si poteva intuire un labirinto intricato costituito da pensieri, squarci di riflessioni vissute in prima persona da cui trapela un certo disagio, una certa incapacità dell'uomo a non essere in grado di tenersi care e strette le cose. Di qualunque natura essi siano. A un cenno dell'autrice, vidi la mia anima avventurarsi come ombra discreta per questi sentieri delimitati da figure superficiali e insulse, annusando l'aria mediante i segreti dell'arte. Pietro e Lidia vagavano sul sentiero impervio della vita con traumi o ripensamenti che tartassavano le loro fragili membra, mentre si affacciavano alla vita con la consapevolezza che la loro è un continuo sguardo implacabile verso il buio, il nulla sfidando tutto ciò che si poteva nascondere. Le figure di carta della Gamberale, così piccole e insulse se paragonate alla veridicità di altre, si addentrarono nel nero che li avvolge con fredda disinvoltura. Tanti altri lettori, a quanto pare, sembravano condividere questo mio pensiero con la certezza che fra queste pagine non c'è la validità concreta dei romanzi di questo calibro.
Ero convinta che non sarei mai andata a cercare storie di questo tipo; credevo invece che sarebbe stata la Gamberale a cercami di sedurre, nel momento in cui mi avrebbe colta inerme e vulnerabile. Ed è un aspetto logico, se si considerano le metodologie per cui mi hanno tenuta impegnata con questa lettura. Di tutti i libri pubblicati dall'autrice, Adesso è stato quello che mi ha colta impreparata e che non mi ha pienamente soddisfatto. Se adesso ne parlo col cuore colmo di amarezza e una certa tristezza certamente non è colpa dell’autrice. Ma mia, poiché consapevole di amare e prediligere tutt'altro tipo di storie. Storie semplici e anche banali, che possiedono tuttavia anche il minimo fondamento logico.
Questo è tutto ciò che si può dire riguardo a Adesso. La trama scarna, la mancata introspezione, dialoghi interiori assenti, sprazi di acute e profonde riflessioni riguardo la vita, la famiglia, l'amore in generale sono piccoli dettagli che avrebbero potuto parlare al cuore di chi legge. Sebbene il messaggio trasmesso è piuttosto significativo: l'amore descritto in ogni forma e sfaccettatura che ti scava lo stomaco come una voragine, ti sorprende quando lo si riconosce. 
Eppure restarne indifferente è stato davvero difficile. La luce che ha indicato il cammino dei protagonisti è stata troppo fievole, troppo debole per i miei occhi castani. Perché è stato terribilmente difficile ignorare il brusio sommesso di una coppia, e non riconoscerne la validità. In un mondo invisibile agli occhi, li si osserva attorniati da una penetrante oscurità, aggirandosi come sagome vibranti di luce, catapultandoci in una dimensione dove vige costantemente la presenza dell'autrice.
Il bruciore di una ferita non ancora rimarginata coincide col momento in cui bisognerebbe lasciarsi andare, mettere a tacere la voce della coscienza non perdonandosi gli errori commessi in passato ma accettandosi. Così piccoli, smarriti, terrorizzati, costretti a sbagliare, incuranti di quei ricordi, quelle sensazioni che turbano e straziano nella loro morsa. 
Sebbene ci si confina ognuno nel proprio spazio, i personaggi della Gamberale non si ritrovano nella loro solitudine ne svuotano la mente facendo muovere la mano su un foglio bianco. Purtroppo sono semplici pezzi di carta che non hanno una loro anima, non hanno un ruolo preciso, non hanno una loro forma né importanza, e vivono la vita come se oppressi da un sudario di atrocità e smarrimento. Non potendo connettersi a un livello così intimo da esserne completamente travolti, trasparenti e privi di vita.
Non esiste un modello unico di amore. Non esistono manuali di riconoscimento o apprendimento. Ci sono storie che nascono per lasciare segni concreti del loro passaggio e altre che servono solo a far vibrare le corde dei sogni. Adesso purtroppo non rientra in questa categoria, vano sforzo di cuori fragili e infranti il cui ritmo è segmentato, frantumato. Lievissima carezza che disgraziatamente per me non ha conquistato, né per la sua apparente dolcezza né per il suo bisogno di scaldare i cuori di chiunque. 
Valutazione d’inchiostro: 2 e mezzo 

6 commenti:

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