martedì, aprile 02, 2024

Gocce d'inchiostro: Perchè leggere i classici? - Italo Calvino

Il destino di ogni lettore, credo, sia alla fine quello di ritrovarsi. Non le innumerevoli letture compiute, non questa la grande priorità del momento. Quanto il priorato a portare a un buon fine il suo bagaglio di conoscenze intraprese, assorbite in anni e anni di letture vissute, così da poter confrontarsi col mondo esterno e riconoscere le sue << qualità >>. Ma quando ci si imbatte nella lettura dei classici c’è davvero qualcosa da dire? Bisogna spendere così tanto tempo prezioso pur di scrivere l’ennesimo parere?

Mi pongo queste domande, ora che ho concluso l’ennesimo capolavoro di Italo Calvino, ascoltando i suoi reportage letterari, quando era ancora in vita, e a sentir quella che pareva il mondo fosse ormai in mano a questo nuovo mondo, onnipresente, saggio e giusto governo: il diritto di giudicare. Il diritto di giudicare, classificare un testo, checchè si tratti di un classico checchè si tratti di un'opera di narrativa che interferiscono e interferivano nella mia vita, nel mio processo di lettura, i cui elementi riguardano anche alcuni che si concatenano con la mia vita. Quali? In primis quel momento culminante in cui mi innamorai della letteratura classica e il mio forte desiderio di sapere da cosa e perchè derivi uno specifico elemento.  Una cosa che sicuramente questa raccolta di saggi ha fatto. Silenziosamente ha operato come una magia, con la sua presenza e la sua voce altisonante dando ed accrescendo fiducia, aprendosi a nuove frontiere, reintrodotto la logica del classico come rappresentazione visiva, aneddoti di costumi letterari e il momento di congiunzione fra chi legge e chi scrive, che hanno come oggetto pareri autocritici, interventi ascrivibili che tengono il filo di un legame indissolubile e perpetuo.

Titolo: Perchè leggere i classici

Autore: Italo Calvino

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 15 €

N° di pagine: 360

Trama: «Il leggere per la prima volta un grande libro in età matura è un piacere straordinario: diverso (ma non si può dire maggiore o minore) rispetto a quello d'averlo letto in gioventù. La gioventù comunica alla lettura come a ogni altra esperienza un particolare sapore e una particolare importanza; mentre in maturità si apprezzano (si dovrebbero apprezzare) molti dettagli e livelli e significati in più. Ci dovrebbe essere un tempo nella vita adulta dedicato a rivisitare le letture più importanti della gioventù. Se i libri sono rimasti gli stessi (ma anch'essi cambiano, nella luce d'una prospettiva storica mutata) noi siamo certamente cambiati, e l'incontro è un avvenimento tutto nuovo.»

La recensione:

Nel giro di una manciata di giorni ero diventata la meta di autori ormai sepolti dal tempo, perlopiù autori scomparsi almeno cento anni fa, da Italo Calvino a Irene Nemirovsky, che grazie ad un’unica grande passione che ci accomunano, misero le mani sull’unica risorsa dell’anima, la mia e la loro, e nei momenti più difficili e turbolenti, da quello in cui ci si dibatte fra le fronte dell’ennesimo scontro bellico al contrabbando di parole o testi che non dovevano essere pubblicati, quanto restare segretamente nascosti. Uomini e donne che nella Storia sono e saranno ricordati, figure recise dal tempo che nel mio percorso di lettrice hanno avuto una certa importanza, soprattutto nell’accrescere quelle informazioni utili per il mio bagaglio culturale, mediante cui i loro testi, reliquie segrete e e sacre che custodisco come gemme preziose, seppelliscono qualunque intento negativo, esacerbano ogni maldicenza, annientano qualunque cosa nefasta nessun altro lettore vorrebbe ascoltare.

Dovunque io guardi la letteratura classica svolge un ruolo predominante: la letteratura deriva esattamente da essa. Un invito a visitare il passato? A discostare il velo opprimente del non visto o non detto? No, quanto un tuffo nel passato pur di scovare le origini. La letteratura a cui faccio cenno non conferisce esattamente un’idea di principio, ma personalmente rappresenta il risultato di opere derivate da altre nonché unico investimento nel settore letterario classico. Forse di letteratura classica non tutti saranno entusiasti di ascoltare o leggere l’ennesimo commento, ma di letteratura classica, di questo genere di testi mi piace cibarmi, e quando mi imbatto in autori che riescono a comprendere, come giusto che sia, dopo anni e anni di letture di svariato genere, la vita acquisisce una nuova prospettiva. Ogni cosa diviene più luminoso, scintillante di una luce visibile solo ai miei occhi, non facendolo però nel peggiore dei modi, con l’uomo che come un cane assetato aspetta di essere saziato.

Su questo tipo di strade mi perdo e la mia anima si congiunge a quella di altri autori. Questa raccolta di  saggi non toglie niente né aggiunge ad altri testi letti e vissuti in passato, scritti da altri autori, ma con tema principale la scrittura, i libri, i testi classici, come fonte d'inesauribile sapienza, specchi in cui è possibile rifletterci. La pace che ne deriva, - quale pace? Quella che coincide col momento di congiunzione all’autore - ricrea una personalissima bolla in cui ci si nasconde o protegge: quella dei curiosoni ma timidi che non vogliono mostrare le loro conoscenze in merito; quella dei più intraprendenti che desiderano farsi conoscere. Ripetendo così, come un processo a ritroso e infinito situazioni che hanno a che fare col passato, e che personalmente sfrutto per comprendere il presente. Affinché l'anima non sia più corrotta dall’incredibile scrisciare del mondo, marcisca nel bel mezzo di lotte o eventi naturali cui non ho ne avrò mai potere, possa salvarmi nel bel mezzo di un mare di false aspettative e ingiustizie. Abbandonandomi al suono altisonante di testi che, se per molti altri non sono che semplici risme di carta, rappresentano per me la vita. La mia.

Valutazione d'inchiostro: 4

4 commenti:

  1. Non conoscevo questo libro (Calvino si); ottima recensione, grazie

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  2. I classici sono, per me, libri che ad ogni (ri)lettura sono sempre una scoperta. Oggi il mondo dei classici è un po' trascurato eppure è così bello scoprire la loro costante modernità. Un caro saluto :)

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