Ho dovuto riscuotermi dalla sognante fantasticheria
di queste pagine. Me ne sono andata forse un po' troppo in fretta, ma rovescio
nero su bianco tutto ciò che mi passa per la testa col cuore ancora colmo di un
inspiegabile malinconia. Sono davvero orgogliosa, lieta di aver rispolverato
una storia magica come questa. La magia aveva accarezzato le mie fragili membra
senza che io me ne accorgessi, e non appena ci unemmo in un'unica macchia
indistinta non feci nulla purché ciò accadesse. In poco tempo, io e i personaggi
di questa storia eravamo diventati intimi, mentre fra noi si spalancava
l'ignoto, rendendoci conto della strada che avrei dovuto ancora compiere.
Questo momento è stato atteso e desiderato da troppo tempo per non combaciare
con le mie aspettative. Così ho vissuto fuori dal mondo, così ho compiuto
alcuni passi falsi o azzardati e ho viaggiato in una luminosa e sfavillante
Oxford non temendo niente e nessuno.
Titolo: Il libro della vita e della morte
Autore: Deborah Harkness
Casa editrice: Piemme
Prezzo: 19, 90€
N° di pagine: 754
Trama: Quando Diane Bihop, una giovane storica studiosa di alchimia, scopre nella Bodleyan Library di Oxford un antico manoscritto che vi era rimasto celato per secoli, non si rende conto di aver compiuto un gesto decisivo per la sua vita. Discendente da una stirpe di streghe, Diane aveva sempre cercato di vivere una vita normale, da cui la magia era rigorosamente bandita. Ma ora sente che il potere del manoscritto è più forte di ogni sua decisione e, nonostante tutti i suoi tentativi, non riesce a metterlo da parte. Diane però non è la sola ad avvertirne con prepotenza l'attrazione. Perché le streghe non sono le uniche creature ultraterrene che vivono a fianco degli umani: ci sono anche demoni, fantasiosi e distruttivi, e vampiri, eternamente giovani; e tutti sono interessati alla scoperta di Diane. Uno in particolare si distingue dagli altri, Matthew Clairmont, un vampiro, professore di genetica appassionato di Darwin. Il cui interesse per il manoscritto viene presto superato da quello per la giovane strega. Insieme intraprendono il viaggio per sviscerare i segreti celati nell'antico libro. Ma l'amore che nasce tra loro, un amore proibito da leggi radicate nel tempo, minaccia di alterare il fragile equilibrio esistente tra le creature e gli umani, scatenando un conflitto che può avere conseguenze fatali.
Prezzo: 19, 90€
N° di pagine: 754
Trama: Quando Diane Bihop, una giovane storica studiosa di alchimia, scopre nella Bodleyan Library di Oxford un antico manoscritto che vi era rimasto celato per secoli, non si rende conto di aver compiuto un gesto decisivo per la sua vita. Discendente da una stirpe di streghe, Diane aveva sempre cercato di vivere una vita normale, da cui la magia era rigorosamente bandita. Ma ora sente che il potere del manoscritto è più forte di ogni sua decisione e, nonostante tutti i suoi tentativi, non riesce a metterlo da parte. Diane però non è la sola ad avvertirne con prepotenza l'attrazione. Perché le streghe non sono le uniche creature ultraterrene che vivono a fianco degli umani: ci sono anche demoni, fantasiosi e distruttivi, e vampiri, eternamente giovani; e tutti sono interessati alla scoperta di Diane. Uno in particolare si distingue dagli altri, Matthew Clairmont, un vampiro, professore di genetica appassionato di Darwin. Il cui interesse per il manoscritto viene presto superato da quello per la giovane strega. Insieme intraprendono il viaggio per sviscerare i segreti celati nell'antico libro. Ma l'amore che nasce tra loro, un amore proibito da leggi radicate nel tempo, minaccia di alterare il fragile equilibrio esistente tra le creature e gli umani, scatenando un conflitto che può avere conseguenze fatali.
La
recensione:
Non
mi aspettavo più nulla, finché non mi ritrovai fra le braccia di Diana e
Matthew. Mi ero convinta, anzi, ne ero assolutamente certa, che avrebbe prevalso
la magia, quello che si ostinava a dipingere una bellissima tela in mezzo alla
totale distruzione. Imporre un ordine al mondo della magia che avevo davanti agli
occhi era il tema principale. Per farla breve, l'inizio di una storia
bellissima e strabiliante non propriamente perfetta, ma in cui vi ho viaggiato
per qualche giorno. Qualche giorno in cui è risultato abbastanza evidente il
mio amore nei riguardi della sua lettura, e ora lo dimostro riversando in quel
contenitore imperfetto che è la scrittura: questo è quello che sta accadendo in
questo momento in cui un esercito di vampiri si trovava alla vana ricerca di
scovare un libro perduto. Un libro antico, ma potente che cela un temibile
segreto. Scovare la vita eterna.
Questo
libro sarebbe stato il movente da cui si sono dipartite le vicende della
studiosa Diana, una studiosa amante della storia e della letteratura, che pose
su di me il suo caldo sguardo. Uno sguardo acceso, che mi infuse calore e
conforto, e dipinse il mondo della Harkness di una tonalità inebriante e
confortevole. Non c'era nulla che mi avrebbe fatto cambiare idea. Eppure
restare ammaliati di scrutare un paesaggio bellissimo come questo, con i suoi
segreti e le sue pozioni alchemiche è stato un istinto naturale.
E
questi elementi sono stati alcuni di quegli elementi che hanno caratterizzato Il libro della vita e della morte.
Rappresentano in minima parte una totalità. Il grosso sta nel ritrovamento di
questo magico libro, introvarbile e segreto come un antica reliquia. Errabonda
come un anima in pena, mi sono avvicinata silenziosamente all'anima di questi
personaggi ignara di ciò che avrei visto. Talvolta ho tentato di provarci ad
aprire questo libro. Tentativi vani e inutili. Il libro di cui tutti si
affannano a cercare e a possedere giungeva nitido per le note dei suoi
contenuti, che presto avrebbero rivelato molte cose.
Non
è stato troppo difficile scegliere fra varie formule alchemiche, questioni di
cuore, e, soprattutto, muoversi fra schiere di vampiri, streghe vivaci e
avvenenti trovando un sentiero e subito dopo attraversarlo. E' possibile che
questa via mi si era posta dinanzi molto prima di quel che credevo. Le certezze
mi danno sempre da pensare.
Nessuno
mi aveva vista, oltre gli sguardi freddi e distaccati dei personaggi della Harkeness
ho riscontrato una serie di eventi che hanno marchiato me e Diana come un segno
indelebile. La magia prudeva sulle punte dei miei polpstrelli, tenendomi
saldamente ancorata all'anima di questa storia e intrappolandomi nella linfa
vitale della carta. Con una mano stringevo il libro al petto, con l'altra
prendevo appunti sul mio blocnotes preferito.
Sembrava
così bella e ammaliante, così ricca e avventurosa, che ho ignorato per qualche
anno e avevo quasi dimenticato che quando l'amore arriva le regole normali
dell'esistenza si devono arrendere. Si può fare o permettere che siano dette
tante cose, ma c'è sempre un momento che diventa indimenticabile e ci colpisce
nella memoria per sempre.
Ho
accolto la storia di Diana e Matthew vivendo nell'immaginazione tante vite,
tentando di porre rimedio alla limitatezza della mia esistenza, trovando nei
romanzi un margine di libertà in cui spesso vi trovo rifugio. Posso infatti urlare
a gran voce che Il libro della vita e
della morte è stata quel genere di lettura che speravo di leggere, e in cui
ho potuto vederla come effettivamente è. Una storia d'amore molto dolce e
intensa, l'affannosa ricerca di un libro che doni la vita eterna.
La
prosa asciutta, talvolta dispersiva talvolta ripetitiva, non ha particolarmente
legato la mia anima a quella della sua autrice. I suoi scritti, i suoi romanzi,
sono davvero favolosi ma intrisi di quella drammaticità, quella solennità tipica
dei libri di storia. Della sua lettura rimpiango solo che la storia si sia talvolta
impantanata in stazioni nebbiose, copiose, fosche. L'autrice avrebbe potuto diradare
il tutto, conferendo meno durezza, rigidità alla storia.
Le
forme rigide di letteratura arcaica e storica, la mancata felicità, il tatto di
alcune situazioni, le buone e antiche maniere, sono alcuni degli elementi che caratterizzano
questo primo volume, presentatomi senza degno con in sottofondo una musica che alle
orecchie di molti è sembrata frastuono. Rindondante e disordinata.
Ma
è qualcosa che ha avuto a che fare con l'anima di questa storia, con il suo
potenziale - si perché, nonostante qualche difetto, il romanzo della Harkness ha
del potenziale -, la sua determinazione, oscurità e magia fuse in un unico ma
brillante volume.
Architettata
egregiamente, forza disintegrante di ogni cosa, Il libro della vita e della morte è dotato di una forza ddevastante
con la quale non si può costruire niente, ma ti fa scivolare impunemente nei
cuori degli algidi protagonisti. Toccandoli, inebriandomi della loro essenza,
rivelandomi con le arti e le loro figure tutti i loro segreti che si portano
nel cuore, giorno dopo giorno.
Tentativo
di cucire due lembi rossi che strisciano verso l'alto, lama incandescente e
infuocata che recide un segno nella sabbia nel tempo, sentimenti che non hanno
mai avuto una sua collocazione, il romanzo della Harkness è una lettura
sublime, ostica, fatta di alchimia, pozioni, muscoli, pelle e ossa, in cui ci
si sente continuamente assetati di potere, di follia sino a quando questo
misterioso libro non verrà ritrovato.
Valutazione
d'inchiostro: 4
Ciao Gresi, questo libro non appartiene al mio solito genere di letture... ma dalle tue parole sembra davvero una bella lettura!
RispondiEliminaCiao! Si, in effetti è una lettura un po' inusuale. Ma se ti incuriosisce te lo consiglio! :)
Eliminaho questo libro da leggere da troppo tempo, devo proprio decidermi. Mi hai incuriosita ancora di più
RispondiEliminaTe lo straconsiglio, Chiara! ☺☺
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