Appartenere a un gruppo di persone a cui si tiene particolarmente,
figure che sino a qualche mese fa non erano nemmeno lontanamente vicine alla
sfera sociale della tua individualità, è
un campanellino d'allarme che ha indotto la mia anima a entrare spontaneamente
nelle stanze polverose di due ragazze che mi sono appartenute.
Sono sempre loro, Lenù e Lila, che nel raccontarmi la loro tragica
ma bellissima storia, povere e recise, ma
signore di sentimenti e nel temperamento, la cui vita li ha indotti dinanzi a
una nuova svolta. Le ha tenute lontane, anche se per poco, dal grigiore miserabile
delle vecchie palazzine dove sono cresciute, da pareti deturpate da sfregi,
oggetti eterni, ammaccati e sbreccati.
Tutt'attorno, qualcosa di impalpabile, ma fondamentale, che ogni ragazza
della loro età mostra di avere anche solo guardandole da lontano, ma che per le figlie
di carta della Ferranre non basta per essere istruite o avere un mucchio di soldi.
E' qualcosa che ha a che fare con la felicità; si è stanchi di rincorrere o
sperare di ottenere qualcosa in un mondo bigotto, volgare e ignorante che non
dà nulla per scontato bensì incertezze e delusioni. Ma cosa fare se la voce
della nostra coscienza è più forte di qualunque altra cosa?
Questo secondo volume getta una particolare luce su questo quesito
intimistico o personale di Lenù e Lila. La buona scrittura serviranno a
muoverci nel teatro di azioni messo su da questa abile lettrice di anime, ma quanto
al nostro agire possiamo di certo farci guidare dall'anima delle protagoniste
che brillano di una forza tutta sua, come se già li conoscessimo sin dal primo
momento in cui emisero il primo vagito sul mondo. E in un certo senso è stato
così. Poiché creature piene di poesie, poesie che traboccano nella realtà, nella tragicità, sanno
vivere solo osservando, guardandosi attorno, crescendo mediante le nobili arti
che, ne sono certa, nei volumi successivi avranno una certa importanza.
Titolo: Storia del nuovo cognome
Autore: Elena Ferrante
Casa editrice: E/O
Prezzo: 19,50€
N° di pagine: 480
Trama: "Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi
resi conto che - in buona fede certo, con affetto - avevo fatto tutto quel viaggio
soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei
naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e
ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non aveva vinto niente, che al
mondo non c'era alcunchè da vincere, che la sua vita era piena di avventure
diverse e scriterate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava
via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il
suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello
dell'altra."
La recensione:
Spontaneamente
abbiamo cercato la nostra reciproca compagnia: sincera e fiduciosa, non ho mascherato
nemmeno per un istante il desiderio di stare con Lenù e Lila. A voler essere
precisi, le mie sensazioni istintive mi portarono a credere che quella caratteristica
evasiva difetto della loro indole, che attrasse molti lettori in generale,
poteva essere ambigua e interpretata come atto di superiorità, dopo un caloroso
benvenuto, perché portava con se, per la sua stessa natura, un sospetto di artificio.
L'usanza
rurale di un cameratismo senza riserve all'aria aperta, in mezzo a un disastro
cosmico che ha spaccato le braccia di chiunque, durante il periodo della mia
permanenza, fu l'unica ancora a cui aggrapparsi in un mondo ostile e orribile
come quello in cui sono costrette a vivere Lenù e Lila. Ai loro occhi, non vi
era nulla di strano; sembrava invece prematura Elena, finchè si rese conto quanto
normale fosse la cosa per se stessa e per il mondo che la circondava. Così, durante
due pomeriggi della fine di questo 2018 vagai in ogni bugicattolo, stanza o aula,
da cui loro passavano più volte, ora in una direzione ora in un'altra. Mai lontani
dal fragore perpetuo della violenza, della paura, che serpeggia come invisibili
particelle, con il mormorio sommesso delle loro preghiere o i moniti di un
perdono mai richiesto, quasi quanto l'anima stessa del romanzo, formavano un
pulviscolo ombroso, quasi soffocante, sopra il paesaggio. Ho potuto scorgere una
nebbiolina azzurrognola nell'ombra degli alberi e delle siepi, anche quando il
sole era nascosto in un banco di nuvole e pioggie. La felicità è una mera
illusione e il tappetto individuale così piatto, monotono, sempre uguale a se
stessa, quasi due lunghe braccia si protenderono invisibili verso di loro,
forti e imponenti.
Ci
sono stati uomini al lavoro ovunque, perché i primi anni '60 scoprirono Lila e
Lenù impegnate a << risistemare >> ciò che avevano perso strada facendo,
fondare qualcosa che avesse un suo fondamento logico e dar forma a nuove idee o
progetti calpestati dal passato o dall'usura.
Alla
chiamata di questo secondo romanzo non ho potuto non rispondere con un cenno affermativo,
con un sorriso stampato in faccia, tanto grande era l'emozione che mi invadeva al
pensiero di andare a conoscere il mondo in compagnia di Elena e Raffaella, come
amiche inseparabili. I sentimenti mi risuonavano nelle orecchie come un
mormorio di onde e trasparivano nelle mie pupille. Poggiare la mia mano in
quella loro, camminare così fianco a fianco e a lungo, al di sotto di ciò che
ci avrebbe riservato il futuro, con bagliori acceccanti che ogni tanto hanno
irritato gli occhi, è stato qualcosa di magnificamente straordinario. Lenù e
Lila indugiano ancora nei miei pensieri, mentre ripongo queste poche righe,
finchè so per certo che insieme non raggiungeremo ciò che per cui tanto combattiamo,
che pian piano innalza la sua voce posandosi sulle nostre teste come tanti
cristalli sulle ciglia, sulle sopracciglie o sui capelli.
L'affetto
per queste due ragazze e la vita per l'anima di questi romanzi, mi avvilupparono
come una fotosfera, mi illuminarono facendomi dimenticare le pene vissute,
tenendo lontani gli oscuri spettri che tentano insistentemente di turbarmi: il
dubbio, l'affanno, i malumori. Sapevo che Lina e Lenù erano rimaste esattamente
dove le avevo lasciate, fuori da quel cerchio di luce; tuttavia non dispongo di
poteri magici per tenerli lì, in affannata sottomissione, e una fervida lettura
di Storia del nuovo cognome mi
indusse a retrocedere, e poi ad avanzare e avvicinarmi maggiormente, pagina
dopo pagina.
La
distinzione fra un volume e un altro è inesistente;
è stato semplice far parte di coloro che sono macchiati di entità che non si lavano
via nemmeno ottenendo la beatitudine eterna, l'ingiustizia, l'onestà, proprio
come lo sono le creature della Ferrante. Piccole grandi donne che hanno dovuto
combattere con singhiozzi che chiudono la gola; dolori al cuore, sferzate di
infelicità. Inconsapevoli - forse - che a quelle parole amare, dolorose, lacrime
ancora fresche che rigano il viso, gocciolano ancora sul nostro grembo, mentre
la forza matrice della vita stessa prende il sopravvento, col cuore in tumulto,
nel raccontare tutta la loro storia, malgrado l'ingiunzione e l'impossibilità
di riportarla in un unico volume, in un'unica battuta, lasciando decidere a noi
spettatori, per il quale vivono e respirono con loro, se amarle. Lasciando che
crescano e diventino quelle donne forti e mature che sognano di essere da
sempre, piuttosto che conservare un silenzio che può essere giudicato un tradimento
verso la vita, l'amicizia in generale, un ingiustizia verso chiunque.
Storia del nuovo cognome è il tempo di
mezzo che intercede fra altri due volumi, di cui io non conosco ancora la loro
breve glorificazione, in cui ci soprende a vagare attraverso il luccichio di
questo sentiero, irradiato come se avesse un fuoco interiore, evadendo dalla
monotonia e sparendo nel nulla.
Valutazione
d'inchiostro: 4
Ciao Gresi, vedo che la quadrilogia della Ferrante sta conquistando anche te! Ricordo ancora con piacere la lettura di questo secondo volume della serie :-)
RispondiEliminaBuon anno!
E parecchio, anche ☺☺ Buon anno anche a te! ❤❤
Eliminaquesto libro mi riprometto sempre di leggerlo, giuro che prima o poi lo farò
RispondiEliminaFammi sapere se verrai contagiata anche tu da questa saga :) Ti assicuro che, una volta iniziata, non potrai fare a meno di leggere XD
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