Colpita dalla
prosa asciutta e sofisticata di Eugenides, ho letto questa sua ennesima opera
letteraria con un certo interesse. Una cosa sull'amore mi restituì un opera
bella, particolare, sentimentale e seducente che con uno stile asciutto e ricco
di quesiti contempla la bellezza del sentimento umano come una lunga meditazione
e osservazione della vita. Gli uomini sembrano copie perfettamente riuscite
dell'individualità umana che camminano sul sentiero insidioso della vita come
ricoperti di sensi di colpa, quantità di fogli che pensano, scrivono, si
incontrano, discutono con l'anima di chiunque. Andando avanti così finchè non
seppi tutto quanto, tutto ciò che era necessario sapere ed è stata l'unica cosa
che ha contato veramente.
Titolo: Una cosa sull'amore
Autore: Jeffrey Eugenides
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 20 €
N° di pagine: 295
Trama: Una cosa sull'amore ha per protagonisti uomini e donne nel
mezzo di una crisi personale o del mondo che li circonda, del loro paese. Un
poeta fallito e roso dall'invidia che si trasforma in abile truffatore negli anni
della bolla immobiliare. Un suonatore di clavicordo costretto ad accantonare la
sua passione per l'arte in nome della moglie e dei figli; il docente universitario
piuttosto confuso sulla sua identità sessuale e la studentessa indiana che, per
sfuggire alle imposizioni della sua famiglia, arriva a compromettere la vita
privata e la carriera di un professore di mezza età.
La recensione:
Uscire nella
neve e sparirvi dentro non sarebbe un'esperienza nuova per lei. Sarebbe come se
il mondo esterno e il mondo intorno si incontrassero.
Jeffrey
Eugenides adotta un metodo di scrittura sofisticato e particolare come regime
di lasciare attoniti i suoi lettori, per diverse ore di fila, come se stessero ascoltando
da dietro una porta, con un taccuino e una penna in mano, qualcosa di
terribilmente bello e destabilizzante che resterà per sempre legato alla nostra
anima.
Sul
finire dell'anno, io e Eugenides convenemmo sulla necessità di leggere questa
sua ennesima opera che, nei casi più gravi, mi avrebbe fatto congratulare sulla
natura ambigua di queste storie. Diverse annotazioni aumentarono il mio
interesse, il mio amore nei riguardi di questo autore, la voglia di prendere un
aereo per l'America e muovermi verso una meta sconosciuta. Un isola straordinariamente
bella, calda, accogliente in cui mi ha ricordato il mio continuo vagare senza
meta. Era il momento perfetto per ricongiungersi al mio amato Eugenides;
difficile però se soffermarsi a pensare se Una
cosa sull'amore mi avrebbe donato molto più di Middlesex. Se quello che mi avrebbe riservato si manifestasse prima
di quel che pensavo.
Una cosa sull'amore è una raccolta
di racconti che, come nella vita in generale, ti inducono a dimenticare qualche
incombenza, qualche preoccupazione, inalando il sapore di un qualcosa che ancora
non avevo avvertito completamente. Questo era di per sé interessante, ma di Una cosa sull'amore non sapevo ancora
niente. Così, armata di penna a sfera e del mio immancabile blocnotes, mi vidi
riflessa nello specchio delle anime dei protagonisti, scambiando l'immagine di
queste figure con personaggi a cui si va incontro. Lo schianto fu tale che li
osservai con un certo interesse, leggendo non tanto per curiosità ma perché
Eugenides mi aveva rotto e tagliuzzata in mille pezzi.
Questa
raccolta di racconti si ergeva come un faro solitario all'estremità di un lungo
molto tortuoso. Amante della prosa eugenidesiana mi sono così lasciata sedurre
dalla lcue che hanno sprigionato così bene le sue pagine fino a quando la mia anima
era sparita fra le sue viscere sempre più fitte dalla storia. Si tratta di
storie che sono state raccontate quando l'autore era ancora un ragazzo, quando
di letteratura e scrittura sapeva ben poco, montati su carta mediante pezzi di
vita dell'autore.
Eppure,
non c'è stato niente cui l'abbia potuto non considerare straordinario. Nei
pochi anni che ho vissuto in sua compagnia, ho imparato tante cose. L'importanza
della diversità sessuale, le differenze sociali o etniche, un mucchio di
pensieri colti in un momento imprecisato della mia vita che hanno sovrastato la
mia coscienza nel momento in cui ho deciso di volgere le spalle a un mondo
crudele e ingiusto.
Su
un foglio invisibile intrappolato in una finestra virtuale dall'aria luminosa e
vaporosa avrei catturato il pensieto astratto di un abile lettore di anime e,
mediante scrittura, composto acute e profonde riflessioni sulla vita in generale.
sul talento, sulla creatività. Definito a mio avviso come una sorta di
"rito di passaggio" in cui sono riportate alcune riflessioni personali,
Una cosa sull'amore è un opera
tremendamente sofisticata, interessante, colta, ma che non consiglierei spassionatamente.
Jeffrey Eugenides ha scritto romanzi più belli, opere in cui risulta ancora una
traccia del loro passaggio, e seppure ho imparato fra le sue pagine qualcosa
che mi ha aiutato ad accorciare lunghi pomeriggi di fine dicembre, si limita a
dare corpo e sostanza. Scompone le parti della vita dei suoi figli di carta
come elementi ordinati di una libreria, sorprende per la sua natura estremamente
metodica, ordinata, e, lascia con la generale tristezza di un arrivederci che
solitamente non caratterizza i suoi romanzi.
Violente
emozioni che arrivano dentro di noi sbiadendo ogni cosa, riducendoci a vecchi
sogni, privi di significato, mediante il frutto di una lettura genuina, senza
pretese, che altri non è che una costatazione della vita in generale.
Il flusso
energetico dell'universo può essere percepito. Ognuno di noi è come una radio
sintonizzata perfettamente. Dobbiamo solo soffiar via la polvere dai nostri cavi.
Valutazione
d'inchiostro: 4
Interessante, ottima recensione
RispondiEliminaGrazie! Spero lo leggerai ☺☺
EliminaIf it is about love, i would love to read it , thanks for sharing.good day.
RispondiEliminaMy Blog | Instagram | Bloglovin
Yes, it's a novel that speaks of love ☺ Good day
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