C’è sempre qualcosa di importante, significativo fra le pagine dei saggi. La visione del nostro se che si discosta dal guscio del nostro corpo, scuotono qualcosa nel nostro intimo. Quello che avevo davanti era un saggio, un testo introspettivo, che si presentò diverso da altri saggi che ho letto in passato, ma interessantissimo, veritiero e riflessivo che in momenti particolari della nostra vita possono indurci a riscovare un certo equilibrio. Essere abbastanza forti da non abbandonarsi passivamente al dolore, quanto contrastarlo in ogni modo, scovando qualunque forma di salvezza. Non mi aspettavo però che questo saggio mi coinvolgesse tanto, che riempisse il mio spirito. Invece così è stato e la vera ragione consiste nel fatto che, in questo saggio, ho potuto guardarmi allo specchio, scovare un piccolo se, una me lontana, remota, quella più ingenua, che si poneva dinanzi ad ogni cosa con un bagaglio di illusioni, ma da cui sono tornata con una maturità maggiore, più consapevole e lucida. E, nei riguardi di questo testo, con una dose di rispetto maggiore di quel che credevo.
Titolo: La forza della resilienza. I 12 segreti per essere felici, appagati e calmi
Autore: Rick Hanson
Casa editrice: Giunti
Prezzo: 16
N° di pagine: 272
Trama: La vera capacità di adattarsi a un mondo in continuo cambiamento scaturisce da forze interne come la grinta, la gratitudine e la compassione. Questa è la resilienza, quella dote di cui abbiamo bisogno ogni giorno per crescere una famiglia, lavorare insieme ad altri, affrontare lo stress, i problemi di salute, le divergenze, il dolore o semplicemente i momenti di difficoltà. Con la sua caratteristica miscela di neuroscienza, mindfulness e psicologia positiva, il dottor Rick Hanson ci mostra come sviluppare dodici forze interiori vitali legate al nostro sistema nervoso. Attraverso una guida pratica, piena di suggerimenti concreti, esercizi, esempi personali e informazioni preziose su come funziona il nostro cervello, ci offre gli strumenti per affrontare le sfide della vita con meno ansia, più ottimismo, fiducia in noi stessi, calma e concentrazione. Caloroso, incoraggiante ed efficace, l’approccio passo-passo del dottor Hanson insegna come allenare il nostro cervello ai pensieri positivi, come liberarsi dai sentimenti dolorosi e sostituirli con autocompassione, autostima, gioia e pace interiore.
La recensione:
I regimi adottati nei saggi, soprattutto quelli di crescita personale, rovesciano quasi sempre quella mia piccola ruota della vita, squilibrano quell’universo personale cui sono tanto attaccata, fra gli innumerevoli autori che soggiornano in questo salotto, le esperienze assimilate e un bagaglio di curiosità e incertezze. Affamata e insaziabile di una sete imprescindibile di sapere, leggo questi saggi semplicemente perchè ciò che credevo di aver assimilato in passato possa, con queste letture, avere poi una conferma. Quasi quei superstiti di una razza persa e poi isolata, disorientata e potenzialmente attiva che non ha alcun rapporto con la testimonianza che è quella grande maestra della Vita. Con il passare del tempo ho imparato ad apprendere da essa, non discostandosi mai del tutto dalla mia identità, da ciò che sono o chi potrò essere, ma certe letture sanno come metterti a ferro e fuoco. Non fosse che generano poi una serie di riflessioni, pensieri che, per me stessa, mi avrebbero indirizzata verso altri luoghi dell’anima.
Eppure in questo grande calderone dei saggi, questi testi che effettivamente non meriterebbero nemmeno di essere discussi, recensiti, si nasconde un pozzo inestimabile di sapere: il sapere di chi lo ha scritto, o di chi ha attinto da altri pur di sapere. Ma, in ognuno di loro, la vita: quella passata e quella futura. Si, perchè alla fine, il bandolo della massa è che tali testi derivano dalla vita, da tante cose, dal nostro sé, come una sorta di profezia lasciata per i posteri nella pietra. O almeno così mi piace definire queste esperienze, quando ci arrivo non so mai cosa aspettarmi: se attingere a ciò che ho appreso o credere si tratti solo di fandonie.
Negli ultimi giorni ho letto questo saggio, che sebbene sia trascorso qualche giorno dalla sua lettura non riesco a fare a meno di pensarci, ma che mi affiancò nel giro di qualche giorno nella ricerca di un sapere inconoscibile che poi è divenuto conoscibile, sopravvissuta ai ritmi di una vita quasi sempre frenetica ma intatta. Questo saggio, così come tanti altri che leggo e con cui mi piace intrattenermi, fu un immenso calderone di grandezza e spossatezza, rinascita e morte e la sua importanza rispecchia la stranezza, le sfide che ogni tanto dobbiamo affrontare. Il potere di queste sfide, alla fine, è celato nel modo in cui tentiamo di affrontarle: chi barricandosi dietro una corazza forte e invincibile, chi invece si lascia attecchire non provandoci nemmeno a sfidarla. In entrambi questi casi, mettendoci alla prova, scolpiti nella mente di chi legge, come una profezia, o un ammonimento. O semplicemente la constatazione dell’immutabilità della vita che è sempre gioia e violenza, piacere e tortura. Accanto a scene di vita non sempre piacevoli, quanto spaventose e sofferenti, esistono anche quelle di grande serenità, accanto a boia che tengono in mano asce che incutono terrore, macchine che possono radere al suolo intere città, ma in cui danzano ballerine dai corpi sinuosi, nel bel mezzo di certe macerie fioriscono fiori dallo stelo forte e rigoroso. Il tutto sotto i grandi sorrisi di pietra, sotto gli occhi socchiusi delle innumerevoli maschere che ci mostra la vita.
Valutazione d’inchiostro: 4
Interessante, ma non credo faccia per me; grazie della recensione <3
RispondiEliminaA te 😘
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