Dalle
sue pagine l'autore ha tirato fuori un curioso caso i cui interrogativi galleggeranno
in una piscina di dubbi e perplessità. E
così, in questi ultimi giorni di giugno, ho affrontato questo caso con un certo
entusiasmo … E le mie considerazioni in merito non sono state per niente negative!
Titolo:
Il mistero Henri Pick
Autore:
David Foenkinos
Casa
editrice: Mondadori
Prezzo:
19 €
N°
di pagine: 242
Trama:
In Bretagna, in un piccolo paese sulla costa ventosa, c'è una strana biblioteca
dedicata ai manoscritti rifiutati dagli editori. Delphine Despero ci andava quando
era bambina e sognava di riuscire un giorno a lavorare in mezzo ai libri e alle
storie. E cos è stato perché, nemmeno trentenne, Delphine si è già fatta un
nome nell'esclusivo mondo dell'editoria parigina. Così quando un'estate torna a
trovare i genitori con il fidanzato scrittore, una visita alla biblioteca appare
il modo migliore per sottrarsi alle invadenti attenzioni familiari. Tra gli scaffali
di quella biblioteca dei sogni infranti e le illusioni perdute, i due si imbattono
in un manoscritto dal titolo intrigante: Le ultime ore di una storia d'amore.
Delphine decide di seguire il suo fiuto e pubblicarlo. Il manoscritto diventa
presto un enorme successo. L'autore si chiama Henri Pick e l'anagrafe dice che
è morto qualche anno prima. La vedova giura che il marito non ha mai letto, e tanto
meno scritto, una riga in vita sua. Eppure … L'aura di mistero accresce il
successo del libro, e il mondo dei lettori non sembra parlare d'altro. Due
persone però non si accodano al coro degli entusiasti: Frédéric, il fidanzato
di Delphine, che si sente assediato alla versione ufficiale. Mentre la trama avanza
e gli indizi, ma anche i depistaggi, si moltiplicano, un'unica domanda è sul
punto di condizionare per sempre le vite dei protagonisti: chi è davvero Henri
Pick?
La
recensione:
Leggere
è un piacere totalmente narcisistico. Inconsciamente, cerchiamo gli elementi
che ci assomigliano, gli scrittori possono inventarsi le storie più strampalate
o improbabili, ma ci sarà sempre un lettore che dirà: " E' incredibile, ha
descritto la mia vita!"
Uno
scrittore misterioso, e poi un libro introvabile. La struttura di questo romanzo
è piuttosto semplice, estrapolata da anni di letture intense e ferventi e aperti
a qualunque lettore - persino quello più esigente; una grande biblioteca, un
mistero irrisolvibile fra mucchi di fogli bianchi e gruppi di anime accomunati
da questo fantomatico mistero che avvolge il tutto. Il centro di tutta l'attenzione,
il perno delle intere vicende de Il
mistero Henri Pick - e della mia grande stima nei suoi riguardi - è un grande
e fondamentale elemento nel quale vi troviamo innumerevoli impennate letterarie,
voli pindarici, incarnazioni di un amore semplice ma intenso, nel quale fu
piuttosto evidente il mio interesse.
Il mistero Henri Pick
è un tabernacolo piccolo che non si presenta grandioso di più quel che è, in
cui ho potuto riscontrare tante cose belle, fra cui il piacere riguardante la parola
scritta. La cerimoniosa procedura di sedersi dinanzi a un computer e riversare su
un foglio tutto ciò che si tiene saldamente ancorato. Ben o male, quello che
sto facendo io in questo istante. Sono seduta alla scrivania, dinanzi al
computer, a mettere nero su bianco quello che mi passa per la testa. Per
zittire quella vocina interiore che non cessa mai di parlare, ma che mi affianca
ogniqualvolta io decida d'imbarcarmi in una nuova storia. In posti perlopiù
splendidi che, per una manciata di giorni o addirittura di ore, potrebbero
fungere da santuario. L'esserci è già un gesto di eterno rispetto, senza lasciarci
influenzare da qualunque attacco esterno.
I
libri, sin da quando ero bambina, hanno sempre funto da antidoto alla tristezza.
Quelle pagine bianche vergate d'inchiostro, ho sempre pensato, nella maggior parte
dei casi ci assomigliano. Chiunque ami la lettura potrebbe avvicinarsi a questa
piccola ma misteriosa libreria, e confidare che il passaparola dei lettori possa
rendere questo romanzo splendido.
E'
un gesto bellissimo. Un processo in cui si guarda con gli occhi di un altro, e
poi ci si guarda affondo. Ognuno potrebbe avvicinarsi a questa piccola
biblioteca e, soffermasi ad ammirare lunghi e strapieni scaffali, osservando il
tutto con una certa ammirazione e si sente ammirato.
Ho
visto in Il mistero Henri Pick una
gioia, un amore per la parola scritta che ho già visto in altri romanzi, ma che
ha allietato comunque il mio cuore. Mi ha colpito l'emozione con cui le sue
figure di carta si avvicinarono ai romanzi, radunandosi e desiderosi, alla
visione di un manoscritto misterioso in cui loro sentivano come una presenza
divina. La loro anima era sostanzialmente la stessa, estatica dai piccoli
giochi letterari, e, l'autore, andandogli ad offrire cucchiaioni di informazioni
vaste e inspiegabili, accendeva i loro animi e chi li circondava.
Forse
proprio perché Foenkinos mi ha stretta in una morsa, mi ha costretta a provare
un istintivo interesse, una profonda ammirazione per la letteratura, per autori
di cui ho sentito parlare, in quell'avvicinarsi così casto e cerimonioso, non
c'era nulla che fosse poco sentito. Al contrario. Da questa storia ho potuto attingere
una forza che ha caricato, ha accresciuto l'energia letteraria che circonda il
tutto. L'aura di mistero e fascino che c'era in un incredibile sequenza di
gesti, tuffi letterari o passati, qualcosa di profondamente intrigante.
La
morte. Ecco il vero perno da cui ruota il tutto. Quanto orrore, quanti dispiaceri
nell'allontanamento di una persona amata. Il
mistero Henri Pick, a tal proposito, ha acquisito un certo fascino mediante
il suo tentativo di accrescere e istigare alla gente l'amore per i libri.
Era
questo il mondo in cui ho desiderato viverci? Sotto certi aspetti, non nego che
questo romanzo d'esordio possegga un'idea tutta materiale e legittima di
libertà individuale. Il libraio protagonista di questa storia lotterà sino alla
morte pur di eliminare alcuna resistenza, e accrescere l'importanza della poesia,
della bellezza delle cose dalla nostra esistenza.
La
fine di questo mistero l'ho visto realizzarsi forse un po' frettolosamente,
eppure, adesso che ripenso ai primi capitoli, se dò una scorsa veloce, mi allieta
constatare come, alla fine, ogni cosa, fa dei libri un vero e proprio magnetismo.
Un bellissimo processo, meccanismo di vita da cui molti vengono battezzati da
piccolissimi, dinanzi a un mucchio di voci che lentamente e disgraziatamente si
distaccano col tempo dalla massa. Una delle più grandi gioie della vita, per quanto
mi riguarda, che marca il mio << sentirmi me stessa >>, in un luogo
in cui ci si affanna ad conquistare una propria identità.
Il mistero Henri Pick
è una sferzata di avvenimenti nel campo letterario, che, come il suo autore, ha
appena cominciato a soffiare. Specie nei sobborghi di chi ha già una sua locazione,
in cui le storie come queste sono una parte importantissima della vita.
Valutazione
d'inchiostro: 4
io invece con gli autori francesi ho sempre difficoltà, fatico a capirli. Ma questo libro mi è piaciuto, soprattutto nel finale, ha saputo conquistarmi e intrattenermi e ho dato il tuo stesso voto
RispondiEliminaGià, Chiara ☺ è piaciuto molto anche a me ☺
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