Con l'avvicinarsi dell'estate e l'adeguarmi a nuove
letture e nuove abitudini, ho voluto raggiungere il paese incantato in cui si
sgretolano le vicende di Wintersong
pur di aggiungere alla mia vita un pizzico di avventura, trasmettere al
mio corpo il brivido dell'eccitazione, senza alcuna ragione per disperarmi.
Perché se così fosse, il romanzo di cui mi accingo a parlarvi è la prova che il mio obiettivo è stato
realizzato, e le mie inutili preoccupazioni, pensieri che vorticano impazziti
come uno sciame di api non avevano alcun senso. L'avventura dei romanzi e, in
questo caso, quello della Jones avrebbe fatto al caso mio!
Curiosi di sapere se è stato veramente così? E allora
inoltratevi anche voi fra le pagine di questo straordinario poema musicale. Vivrete
di musica, parole, sogni e passioni, e leggerete Wintersong chiedendovi ogni volta se sareste potuto esserci molto
prima.
Titolo: Wintersong
Autore: S. Jae Jones
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine: 448
Trama: E' l'ultima notte dell'anno. Ora che si sta
avvicinando l'inverno, il Re dei Goblin sta per partire alla ricerca della sua
sposa … Per tutta la vita, Liesl ha sentito infiniti racconti sul bellissimo e
pericoloso Re dei Goblin. E' cresciuta insieme a quelle leggende che hanno
popolato la sua immaginazione e ispirato le sue composizioni musicali. Adesso è
diventata grande, ha ormai diciotto anni, lavora nella locanda di famiglia e
sente che tutti i sogni e le fantasticherie le stanno scivolando via dalle
mani, come tanti minuscoli granelli di sabbia. Ma quando sua sorella viene
rapita dal Re dei Goblin, Liesl non ha altra scelta che mettersi in viaggio per
tentare di salvarla. E così si ritrova catapultata in un mondo sconosciuto,
strano e affascinante, costretta ad affrontare una decisione fatale.
La
recensione:
Ogni
volta che mi imbatto in questo genere di letture, immancabilmente penso che
quello della lettura non è altro che la condizione più naturale che Dio potesse
mai affibbiarmi e che giorno dopo giorno alimento con una certa passione, una
certa volontà d'animo, affinché non mi sento più sola e a vivere la vita sotto
una nuova prospettiva. Mi presto a questo tipo di riflessioni perché i romanzi,
questo ammasso di carta e inchiostro, hanno una piacevole predisposizione a
scuotere e a scricchiolare la mia anima più di ogni altra cosa. Quello su cui
quest'oggi mi soffermo, ad esempio, è un altro dei tanti trampolini di lancio
su cui sono rimasta saldamente avvinghiata, fra le membra di una storia
apparentemente semplice e banale, ma densa e ricchissima di storie di animali
fantastici, eroine problematiche e solitarie, regni di infinita e straordinaria
bellezza. E così, invece di immaginare e aspettare che qualcuno mi ci portasse,
ho preferito starci dentro, vivere qualunque parola, frase o gesto, dando così
alla mia anima sensibile una buona occasione per riflettere sull'importanza
dell'individualità. Sull'uomo come essere libero, fiero e indipendente. E per
me tutto questo, visto da diverse prospettive, ha avuto una certa importanza:
ero in cerca di una metamorfosi, un cambiamento, ero diretta in un posto
pressoché sconosciuto, il cui nome non figura in nessuna guida turistica, e
ancor prima di metterci piede ero sicura di aver trovato la storia che facesse
al caso mio.
Wintersong
è, per grado di importanza, una delle migliori letture fantasy realizzate in
questo anno 2018, cioè l'anno in cui già al sesto mese ha declamato una serie
di eventi, avvenimenti, chiarimenti che sono stati/ non sono stati, un balsamo
per la mia anima. Una nuova, straordinaria storia si dipartì da un luogo
splendido, lontano lasciando di stucco il passante che, affaticato, annaspa pur
di raggiungere uno di questi posti, o affiancare uno dei suoi personaggi.
Nel
luogo in cui tutto ciò avvenne, che attraversai come sono solita fare con
qualunque romanzo, allo sprigionarsi di una melodia dolce e intensa dovetti
fermarmi per scribacchiare qualche piccola aria sugli angoli di un libretto
dalle pagine sottili, pensando di riunirli in sonate e canti, romanzi e
sinfonie, fragili brandelli di sogni e lacere speranze avvolti nel manto del
segreto in cui non vi è più il coraggio di portarli alla luce.
Fra
le viscere di Wintersong ho potuto
vedere come la musica è un elemento primordiale per vivere, parte integrante
dell'anima sin dalla nascita. La sua bellezza, irruente e selvaggia come una
tormenta di neve, splendida e letale, celava una certa aria graziosa, quasi
elegante, unita a qualcosa di orribile che ha avuto su di me un effetto
ipnotico.
A
guardare tutto questo da lontano c'è da stupirsi. Mai una storia incentrata
sulla musica e sulla sua importanza aveva acceso le braci ardenti nel mio
sangue. Braci che toccarono il mio cuore e il calore che esplose al mio
interno, diffondendosi dentro di me come un incendio. La sua è stata infatti
una musica dallo stile elegante, eccezionale, etereo in cui mi è stato davvero
impossibile non contemplarne la bellezza. L'ho avvertita dentro di me, sotto di
me, l'ho nascosta nell'ombra a cui appartiene, al sicuro, da qualunque attacco
esterno.
Avevo
osservato le dita dell'autrice scivolare su una tastiera immaginaria, avevo
visto le sue braccia stringere un archetto invisibile quando condivisi con lei
la musica. L'avevo osservata per qualche giorno e ora so che era diventata la
più sublime interprete dell'anima di questa storia.
E'
la stagione delle novità, dei nuovi avventi, e dovunque vedevo nuove
opportunità. Cumuli di magia, scrittori disillusi e frustati, storie ancora da
leggere e vivere. Storie, solo storie. Goblin, principesse in difficoltà,
sorelle antipatiche ed egoiste.
Le
pagine frusciavano cariche di promesse. Suoni, rumori, voci, sussurri
sembravano completamente diversi da ciò che mi ero prefissata. Come un ricordo
lontano, le ho custodite gelosamente nel palmo della mia mano. Ed io non ho
potuto fare altro che lasciarmi incantare dalle maglie di questa storia. Una ragazza
malinconica e solitaria amava la musica, proprio come io amo i libri. E, osservarla
sedere ad un pianoforte, lasciare che il mondo di là andasse avanti nella sua
quotidianità distorta, è stato un processo semplice, spontaneo e naturale. E'
stato così facile indugiare sui tasti avorio di questa storia e lasciare che la
mente prendesse il volo, trasformando così la confusione, la nostalgia,
desideri inquieti in musica.
Wintersong,
infatti, scritto con precisione e semplicità, mi ha trasmesso un'infinità di
emozioni limpide come non mi aspettavo, dotato di una forza dirompente. In quanto
caratterizzato da una voce piena di passione, nostalgia, reverenza, vitalità, passione
che hanno reso questa lettura ammaliante, bellissima, al fine di rendere il romanzo
della Jones un motivetto intimo, dotato, che mi ha piacevolmente stupito.
Valutazione
d'inchiostro: 4
Hai un modo di descrivere che è unico, mi piace molto... Bellissimo post😊
RispondiEliminaMa grazie mille, Diletta! ☺
EliminaMi hai molto incuriosita, come sempre del resto! Ho sentito pareri contrastanti su questo libro, ma l'idea è sicramente affascinante.
RispondiEliminaGrazie, Beth! E' stata una lettura davvero molto bella, e non posso non consigliartela :)
RispondiEliminaUna lettura carina è vero e poi adoro la cover
RispondiEliminaAnche a me è piaciuto molto. E anche la cover è molto bella ☺☺
Eliminaho letto e amato questo libro anche se la sua protagonista mi è stata antipatica da subito
RispondiEliminaAhahah ti capisco 😉
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