E'
stato dunque così, per caso - per caso ?!? -, che con un foglio di romanzi
ancora da leggere e vivere, andando per istinto, all'ultimissimo momento, ho
cercato un libro divertente. Una nuova e recente pubblicazione. Fu così che gli
occhi mi caddero su La scrittrice che
decise di voltare pagina, intrappolato su una finestra virtuale dall'aria
luminosa e vaporosa. Un nuovo amico, un nuovo compagno di viaggio che ha
scandito due pomeriggi tranquilli ma piovosi, che silenziosamente si è infilato
in una piccola fenditura del mio cuore. E lì c'è rimasto.
Titolo: La scrittrice che decise di voltare pagina
Autore: Jo Platt
Casa editrice: Corbaccio
Prezzo: 17, 60 €
N° di pagine: 252
Trama: La scrittrice Grace Waterhouse è convinta di
avere proprio toccato il fondo. L'ex marito Aiden ha appena avuto un figlio
dalla nuova compagna e l'ultimo romanzo che ha appena concluso è … beh meglio
non parlarne, secondo il suo agente. Scoraggiata, decide di dare un colpo di
spugna sul passato e di inventarsi una nuova vita. L'occasione si presenta
quando Rose, la sua collaboratrice domestica nonché confidente materna, in partenza
per un lungo soggiorno in Spagna, scopre che l'amica che avrebbe dovuto fare le
pulizie negli appartamenti affidati a lei non può più sostituirla. Grace allora
ha un'ispirazione folle: prenderà lei il posto di Rose. Così, ragiona,
conoscerà nuove persone, abbandonerà la sua quotidianità e potrà magari trovare
ispirazione per un nuovo romanzo. Ma improvvisarsi in un nuovo lavoro e
cambiare vita di colpo non è facile, e quando Aiden, pentito, chiede di tornare
da lei, la tentazione è forte, anche se, certo, fra i suoi nuovi datori di
lavoro c'è un giovane avvocato, che sembra invitarla a rompere tutti i ponti
con il passato.
La
recensione:
Il
libro comincia con l'evidente frustrazione della protagonista a mettere nero su
bianco, con una certa facilità, pensieri che le si avvicendano dentro. Non
riesce più a provare quell'ammirazione che di solito intriga la maggior parte
dei lettori … L'autrice del romanzo, Jo Platt, ci racconta come, dopo qualche
irreprensibile delusione, il cuore talvolta prende una strada tutta sua. Come,
partendo anche da un insignificante dettaglio, cerca nei libri quel cantuccio
adatto in cui rifugiarsi, in cui inevitabilmente si cade prostrati su affronti,
rammarichi e poi si perde la nozione persino di se stessi.
E'
uno strano mese, il mio! E' la vita che ha preso una strada tutta sua. Così
insolita, così piena di sorprese. Sarà il fato egoista e crudele che ha
escogitato un piano, senza che io ne sapessi l'esistenza? Ho iniziato questo
viaggio diretta in un luogo di cui non ne conoscevo nemmeno l'esistenza. E io,
dove avevo cominciato effettivamente questo viaggio? Quale sarebbe stata la mia
destinazione? E chi c'era dietro a tirare le fila di quello che mi stava
accadendo attorno? Perché io ho avuto l'impressione che ci fosse!
La
catena di eventi che legano le vicende umane dei personaggi della Platt è stata
innumerevole e per questo fra le sue pagine non c' è stato un momento in cui mi
sono annoiata. Mi sono trovata fra le pagine di questa storia per una serie di
infinite coincidenze di cui mi è impossibile stabilirne l'origine. C'è stato
qualcosa di inspiegabilmente attraente fra le pagine di La scrittrice che decise di
voltare pagina, dove le anime che circondano la protagonista, Grace, dal
temperamento e l'anima diversa, venendo da posti diversi, ci siamo ritrovati
per caso, nell'attimo in cui il mio mondo si fuse con il loro, a vivere, tutti
insieme, in una magia che non avrà fine. Ma il mio primo passo in questo luogo,
fatto per distrarmi o abbandonarmi alla monotonia del giorno, non è
rintracciabile. Così come non è rintracciabile la motivazione per cui conobbi
la Platt, il mio stesso volerci stare. Forse perché, in fondo in fondo, una
vera motivazione non esiste.
Storie
come quella della Platt sono storie in cui alberga il sentimento, la
spensieratezza, dimore preferite di lettori appassionati e sognatori che,
privandosi della coscienza e lasciandosi condurre dal flusso incontenibile di
un nuovo viaggio, protetti da tutte le avversità del mondo, arrivano con le
parole dall'altra parte.
La
storia di Grace, condensata in meno di duecento pagine in un manuale di
sopravvivenza per scrittrici disilluse e inappagate, custodisce nel suo lato
semplice e ironico una parte di queste dimore, nelle quali non molti ammettono
di sentirsi accolti, ma che sopravvivono nella memoria di chi legge come
piccoli dettagli che si stanziano dinanzi al nulla.
Illuminata
da uno strano fervore, ho riconosciuto in questa storia un briciolo della mia
personalità, comprendendo che in fondo storie di questo tipo hanno sempre un
fondo di verità e che talvolta dall'esperienze non c'è alcuna via d'uscita.
Forse
fu questa stessa saggezza - oppure impulsività? - che, nel suo percorso spesso
accidentato, illuminò il cammino della scrittrice Grace e le fece capire di
essersi imperdonabilmente smarrita nel labirinto dei suoi stessi sbagli. Forse
avrà compreso il vero valore di ciò che
ha perso e di ciò che avrebbe potuto avere. Domande a cui non si ha una vera
risposta, svanirono nel momento in cui la sua figura silenziosa si mosse
attorno alla mia aura lucente divenendo, anche se per poco tempo, la mia
compagna da cui ho imparato qualcosa. Ho colto la vera importanza dell'amore,
delle seconde possibilità, ho immaginato il destino di una storia che ho visto
silenziosamente arrivare, offrendomi di accompagnare Grace in questa folle
avventura, che ha la semplicità e la bellezza di una piccola margherita. Un
piccolo fiore sbocciato naturalmente, ma dalla debole fragranza. La sua essenza
infatti di bellissimo e indimenticabile ha molto poco, ma che in pochissimo
tempo ha disegnato la sua orbita.
Valutazione
d'inchiostro: 3+
Ciao Gresi, il romanzo che hai recensito sembra una lettura leggera... da ombrellone ;-)
RispondiEliminaLa è ;)
EliminaCiao, sembra leggero come romanzo; ottima recensione!
RispondiEliminaSi, davvero molto carino :) Te lo consiglio, se dovessi essere interessata a leggerlo :)
Elimina