Scendere da un treno sferragliante come questo con ancora nelle orecchie la voce gracchiante del suo autore, appena letto e vissuto un saggio che altri non è che uno squarcio di vita, la mia vita, sotto la mia testa come un sole cocente e luminoso, fu come essere in compagnia di un fantasma: questo libro sembrava parlasse di me. In sua compagnia per nemmeno una settimana e non ci lasciammo nemmeno per un momento. Lui che descriveva la mia morning routine e assieme ad altri soggetti impartiva lezioni di vita da cui avremmo dovuto fare ammenda. Professando un tipo di rito che silenziosamente ho celebrato con fervore.
Titolo: Il club delle 5 del mattino. Inizia presto la giornata, dai una svolta alla tua vita
Autore: Robin Sharma
Casa editrice: Tea
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 352
Trama: Ci sono buone abitudini che, una volta acquisite, ci aiutano a vivere meglio. Svegliarsi presto la mattina per seguire una routine fatta di azioni e di gesti salutari è senza dubbio una delle più importanti, perché ci permette non solo di affrontare la nuova giornata con vitalità e ottimismo, ma anche di pianificare, nella calma delle prime ore, azioni da compiere e obiettivi da realizzare. Attraverso la storia di due insoliti personaggi, una giovane imprenditrice e un eccentrico pittore, e del loro incontro con uno stravagante e simpatico miliardario che li guiderà in un percorso di crescita individuale, Robin Sharma, esperto di leadership e di sviluppo personale, ci propone un programma basato proprio su alcune abitudini mattutine da seguire ogni giorno, per migliorare produttività e rendimento, e in generale la qualità della propria vita. I «grandi» mattinieri della Storia sono molti. Come loro, anche noi, possiamo aspirare a qualcosa di significativo e soddisfacente. E Robin Sharma ci indica la strada giusta per arrivarci... mattino dopo mattino.
La recensione:
Il mondo è uno specchio. E otteniamo dalla vita non quello che vogliamo ma quello che siamo.
I racconti di crescita personale, quelli che fungono da espediente per guardarsi dentro, riconoscere con gli occhi di un altro un sé da cui ne deriveranno e ne derivano tante cose, mi affascinano sempre moltissimo.
Nel giro di una manciata di giorni ho divorato questo saggio, durante una delle mie spericolate avventure letterarie, e per qualche giorno dovetti metabolizzare ciò che lessi, attratta non solo dal titolo ma, dopo averlo letto, conquistata da un tipo di fede che io professo già da qualche tempo. Alzarsi alle 5 del mattino, quando il resto del mondo è ancora addormentato e non si rischia di esserne risucchiati o fagocitati del tutto, la mia anima può ritrovarsi e raccontarsi in ciò che più le piace. Nella lettura e nella scrittura che spesso rivelano i miei sentimenti, fanno si che la mia anima sia così trasparente da poter essere accessibile per chiunque. Una lama invisibile che taglia in due ogni cosa.
Eppure questa tipologia di testi mi hanno sempre bruciato le ossa. Non chiacchierano, quanto << parlano>> alla mia anima, tradita dalla monotonia generale, consegnata alle mani di qualche Fato crudele ed egoista che mi giustizia. Come e quando esattamente avviene tutto questo, non so dirlo. So solo che comprendo, avverto questo processo, questo meccanismo nel momento in cui gli spiriti amici che popolano la cittadella del mio spirito si ricongiungono attorno al mio focolare domestico, rendendo più bello, più luminoso ogni cosa. La consapevolezza, il calore di una nuova idea che si fa strada in te, insinuata così a fondo nella tua coscienza, sembra terribile, ma non è così.
L’abitudine, la forza d’animo, il coraggio, la determinazione, forse caratteristiche individuali inconcepibili per qualcuno ma non per me, si affinano nel momento in cui il nostro spirito entra in coesione. E, poi, diviene difficile staccarsi. Riconoscere un’identità diversa da quella formata, discendente da forme improprie di vita che in poco tempo divengono proprie. I romanzi di crescita personale, da quant’è che li leggo, si rivelano sempre delle splendide esperienze perché ottimizzano la mia vita, accrescendo quella forza, quella determinazione, già insita in me, compiacendosi nell’ordinario, non opponendo alcun tipo di resistenza quanto evoluzione. Io, che non sono mai stata un cane sciolto e ligio all’asservimento, ha visto in tutto questo quella magnificenza tipica di coloro che fanno di certi credi ripercussioni del proprio spirito. E la solitudine, l’atto di congiunzione fra due spiriti affini, è motivo di forza, alimentata da una perdita di un proprio sé passato, conoscitore di un presente da cui ne derivano tante cose. Perché se non esiste motivazione, capacità intellettive a comprendere come dalle brutture della vita è possibile coglierne ogni bellezza, non è possibile vincere quella battaglia insormontabile che ci tiene prigionieri. Perché la vera vittoria deriva dal principio, e, le prime ore del mattino, eroi. Combattenti che, vivendo quasi più vite, possono realizzare imprese straordinarie, trasformando così piccole abitudini in successi. Talenti sopiti che sono alla perpetua ricerca di una luce.
Questa luce io l’ho trovata quasi due anni fa. Forse l’avevo già trovata, ma inconsapevole di esserne stata inondata, celata nella quotidianità, nella ripetizione di gesti meccanici, di abitudini che, fra le altre cose, mi rendono produttiva, contenta, felice, combattendo giorno dopo giorno una guerra silenziosa indipendente, che appartiene solo ed esclusivamente a me.
Valutazione d’inchiostro: 4
Interessante, ottima recensione, grazie
RispondiEliminaA te 😘
EliminaCiao Gresi, questo libro offre molti spunti di riflessione affrontando temi importanti. Non so se il modello proposto sia davvero applicabile ma ben venga ogni consiglio per migliorare la propria vita. Un caro saluto :)
RispondiEliminaQuesta tipologia di testi non credo siano ideati per cambiare la vita quanto, a mio avviso, innescare meccanismi che ci inducono a guardarci dentro :)
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