giovedì, luglio 25, 2024

Slanci del cuore: i miei classici preferiti 4 °

Soltanto su un treno sferragliante come quello dei classici posso essere me stessa, con tante ore di viaggio davanti, con paesaggi bucolici o provinciali scorrere dinanzi ai miei occhi come diapositive, improvvise tempeste di inchiostro rovesciato con fiumi neri, densi e appiccicosi, in cui quasi sempre mi lascio andare. E’ proprio in questo mondo, in cui mi sento a mio agio, che mi sento compresa e comprendo ciò che ai miei occhi era del tutto sfocato, celato, mediante una lettura attenta tentato di comprendere i meccanismi della vita. In storie che forse non hanno un significato specifico, ma riacquistano ridondanza, sapere, rilevanza in netta coesione col mondo circostante.

Una bellissima storia d’amore che ti impone a non giudicare ciò che ci si pone dinanzi, ma è anche un invito a osservare il mondo che devasta, tramortisce, rende vulnerabili in cui la suddivisione fra ceti è l’ennesimo effetto scatenante che innesca una sorta di avversione fra i personaggi.

Titolo: Due sulla torre
Autore: Thomas Hardy
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 17 €
N° di pagine: 336
Trama: Abbandonata dal marito, un ricco proprietario terriero, Viviette Constantine si innamora di Swithin St Cleve, di ben nove anni più giovane di lei, bellissimo, colto e gentile figlio di un curato di campagna. Swithin è un astronomo e lavora in cima a una torre dove trascorre tutto il suo tempo a studiare gli atri e i fenomeni celesti.

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Landa desolata ma bellissima, una donna straordinariamente magnetica e seducente, la cui verve si cela in forme di sistema politico apparentemente democratico che non lascia adito a dubbi che il suo potere è estremamente superiore a qualunque serie di romanzi del genere abbia mai letto. Servendosi di ogni forma possibile, distruggendo ogni cosa, ogni rimasuglio non avendo alcuna possibilità di sfogare e sfidare il loro potere. Soffocando sul nascere qualunque dissenso, assumendo il controllo cercando di riscrivere una storia in cui non si dimentica il passato ma lo si evoca in forme più potenti.

Titolo: Lei, la donna eterna

Autore: Rider H Haggard

Casa editrice: RBA

Prezzo: 9, 90 €

N° di pagine: 322

Trama: Che Lei non muoia mai è testimoniato non solo da questo omonimo romanzo di uno dei capostipiti del genere fantasy, scritto nel 1887, e che ha venduto ottantatré milioni di copie, tradotto in quarantaquattro lingue, e in italiano apparso per la prima volta nel 1928 con il significativo titolo La donna eterna. Lei non muore mai perché ha certamente ispirato tanti autori che si sono cimentati in opere di narrativa con caratteristiche analoghe e che godono di grandissimo successo ai giorni nostri; pensiamo per esempio alla saga di Harry Potter di J. K. Rowling. Lei non muore mai perché "ce n'è sempre una sola ed è sempre la stessa, fuori dal tempo": da qui la sua contemporaneità, in culture e tempi radicalmente diversi. E non sorprende dunque che, come riferisce l'autore della postfazione, Freud ne parli raccontando un suo sogno, Henry Miller ne faccia il suo "monumento", e Carl Gustav Jung prenda la Regina Ayesha - Lei - come esempio della forma archetipica di anima: guida e mediatrice verso il mondo interiore. Ieri come oggi.

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Una scenografia parecchio strana ma affascinante che è permeata di odori strani, nauseanti o profumati da cui ho potuto scorgere miraggi figliali di paesaggi vastissimi in cui lo sguardo si è perso all’infinito. Il Male avrebbe esorcizzato qualunque paura, qualunque forma di vita e conoscenza da cui potrebbe scaturire un potere che potrebbe regalarci la vita eterna. L’uomo si specchia in tentativi di rincorrere la vita eterna che coincide con una delle fasi della vita in cui ogni cosa appare sotto sfumature semplici, senza alcuna vera e propria forma di malvagità.

Titolo: Il caso di Charles Dexter Ward

Autore: Howard P Lovecraft

Casa editrice: Bur

Prezzo: 10 €

N° di pagine: 202

Trama: “Il caso di Charles Dexter Ward” è il romanzo di un pazzo: Ward, personaggio schivo, opaco e studioso, si trasforma lentamente in una sorta di alieno, che incute terrore e sgomento. A indagare sul caso è uno psichiatra, che ha conosciuto Ward fin dalla giovinezza e che scioglie il mistero scoprendo una realtà di orrore insospettabile, svelando pratiche ancestrali di resurrezione dei morti e oscure forze soprannaturali.

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Un piccolo grande tesoro di immaginazione letteraria che spicca il volo verso un orizzonte irraggiungibile, covo di paure e di forme di inquietudini varie. Accresciuto dalla densità di uno stile a tratti semplice a tratti prolisso, a cui ci si appassiona con un certo coinvolgimento emotivo.

Titolo: Il monaco

Autore: Matthew G Lewis

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 12 €

N° di pagine: 496

Trama: Ambrosio, monaco dell’ordine dei Cappuccini di Madrid, è conosciuto in città per la sua saggezza e la condotta virtuosa. Fino al giorno in cui scopre che il discepolo con cui ha un profondo legame è in realtà una fanciulla. Matilda. Caduto in tentazioni sempre più profonde, Ambrosio ricorrerà alla magia e al demonio nel tentativo di celare i propri crimini all’Inquisizione.


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Una tematica piuttosto peccaminosa, moderna, incurabile, in una struttura a specchio è la testimonianza diretta delle problematiche che attanagliano l’individuo in relazione con altri individui. Il tutto in un capolavoro assolutamente indimenticabile, nonché frammento etico e biblico in cui ognuno di noi può rispecchiarsi, in cui l’individuo è quella massa informe, compatta, solidificato in un unico recipiente.

Titolo: Il golem

Autore: Gustav Meyrinch

Casa editrice: Bompiani

Prezzo: 12 €

N° di pagine: 320

Trama: Un uomo scambia il suo cappello, nel Duomo di Praga, con quello di un certo Athanasius Pernath, e rivive come in un sogno l’esistenza di costui. A questo inizio casuale si aggancia la vicenda del Golem, il robot avanti lettera cui una parola infilata tra i denti conferisce una vita provvisoria, tanto più violenta perché in lui si concentra una forza che ha solo poche ore per scatenarsi.

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Racconto straordinario, profondo, quasi toccante che è un inno alla buona letteratura ottocentesca, dai toni grigi e pessimistici, una storia che ha il sentimento delle storie d'amore senza tempo, e che ci parla di anime inquiete e insoddisfatte che vagano inconsapevolmente senza alcuna meta. Un quadro raffinato che ci illustra le teorie eterogenee della sopravvivenza; il desiderio di congiunzione di due entità instabili e prive di vita; la natura del sentimento, dalla landa deserta dei loro spiriti.

Titolo: L’ultimo uomo

Autore: Mary Shelley

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 10 €

N° di pagine: 600

Trama: Ventunesimo secolo: il destino dell'umanità è segnato e la sua fine ormai prossima a causa della peste. Che sia una tragica condanna senza possibilità d'appello? Romanzo apocalittico, pubblicato per la prima volta nel 1826, "L'ultimo uomo" di Mary Shelley è considerato, assieme a "Frankenstein", uno dei suoi più importanti romanzi, antesignano del genere fantascientifico. Opera straordinariamente moderna, nata dalla percezione lucida e impietosa delle contraddizioni culturali e politiche del primo Ottocento, è un testo sovversivo che mette in scena la fine della civiltà che su quei presupposti si era fondata: l'idea di famiglia, di Stato e di religione. Una narrativa gotica che non si limita a esprimere i fantasmi del rimosso e la paura che li accompagna, ma che dà corpo a tali fantasmi trasformandoli in figure realistiche seppur metaforiche in grado di agire sulla realtà con conseguenze tangibili e spesso catastrofiche.

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Come dimenticare queste pagine, che sono state scritte col sangue, in un viaggio appassionante ma sofferente. Un romanzo meraviglioso che ci parla di anime inquiete e insoddisfatte che entrano nella lotteria della vita quasi inconsapevolmente. Una storia d'amore profonda e indimenticabile, la cui bellezza confonde il cuore. Infervora l'animo per la sua contemplazione.


Titolo: Jane Eyre

Autore: Charlotte Bronte

Casa editrice: Feltrinell

Prezzo: 11 €

N° di pagine: 596

Trama: Jane Eyre racconta la storia dell’educazione sentimentale di una giovane istitutrice inglese, orfana e di umili origini, che ottiene alla fine, dopo molte peripezie, la felicità in amore unendosi all’ardente, impetuoso Edward Rochester, suo padrone; con questa si intreccia una precedente e tragica storia d’amore e follia che ha avuto per protagonisti Edward e Bertha, la donna strappata alla sua terra caraibica e relegata come pazza in una soffitta nella grande magione di Rochester.Thornfield Hall.

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Un posto semplice, accogliente il cui vero obiettivo o messaggio sta nell’interpretazione concreta che si dà alla vita, vestita di principi morali e filosofici che esulano da qualunque forma semplicistica di solo intrattenimento, lontanissima da tutto ciò che ho visto sino a ora, in uno stato fangoso in cui cresce un piccolo cigno senza però poter spiccare il volo. 


Titolo: La bella storia di Silas Marner

Autore: George Eliot

Casa editrice: Bur Rizzoli

Prezzo: 9 €

N° di pagine: 216

Trama: Abbandonato dagli amici, dalla fidanzata, e allontanato dalla comunità a cui apparteneva fin dalla nascita a causa di un'accusa ingiusta, a Silas Marner, povero tessitore e uomo semplice, non resta altro a cui attaccarsi se non il denaro. Un bel giorno, però, dopo essere stato derubato, e aver perso quindi ogni interesse per la vita, Silas si trova costretto a fare i conti con un'inattesa novità: davanti al suo caminetto, infatti, sola e tremante per il freddo, ecco spuntare una bimba di pochi anni...

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Dramma seducente e romantico che mi ha resa prigioniera delle stesse colpe, degli stessi peccati dei protagonisti. Un’opera raffinata, delicata come un tulipano, che non lo fa sembrare un romanzo, piuttosto una proiezione in cui si provano più sofferenze che gioie.

Titolo: Mary Barton

Autore: Elizabeth Gaskell

Casa editrice: Elliot

Prezzo: 19, 50€

N° di pagine: 378

Trama: A Manchester, negli anni dell'Inghilterra vittoriana, vivono due famiglie proletarie: i Barton e i Wilson. Mary Barton, orfana da poco della madre, lavora come sarta, abita col padre John, fervido sostenitore dei movimenti sindacali, ed è corteggiata sia dall'onesto e affettuoso Jem Wilson che dal ricco e insidioso Henry Carson. La volontà di emanciparsi economicamente, una punta di vanità e la paura di diventare una delle tante "donne perdute" del tempo portano Mary a non accettare l'affetto sincero di Jem per assicurarsi un matrimonio più solido con Henry. Una scelta che le costerà cara...

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Una lettura per nulla semplice che parla continuamente di fede, di battaglie del cuore, e che ha un chè di trascendentale poiché mosso da diverse angolazioni, maggiormente umili, quasi impotenti, a cui ci si appassiona con un certo coinvolgimento emotivo. Accrescendo non solo il disagio morale iniziale e il tono drammatico del romanzo, ma anche un sentimento d’amore reverenziale che ho riposto nei suoi riguardi.

Titolo: Indiana

Autore: George Sand

Casa editrice: Donzelli

Prezzo: 24 €

N° di pagine: 244

Trama: Indiana è nata nell'isola di Bourbon, al largo del Madagascar, nel mezzo dell'Oceano Indiano. Ma il lettore la incontra in una ricca dimora della campagna francese nei panni di madame Delmare, sposa infelice di un matrimonio combinatele dalla zia, che ha voluto così riscattarla da una vita da schiava, all'altro capo del mondo. Rassegnata a un'esistenza priva di gioie, Indiana si lascia andare a uno struggimento che sconfina nella consunzione, al fianco di un marito vecchio e collerico, e sotto l'ala protettiva del taciturno sir Ralph, fedele ma troppo compassato amico d'infanzia. Ed ecco che una notte irrompe nella villa l'affascinante Raymon, un aristocratico di belle speranze, da poco trasferitesi in campagna, che tutto sovverte. Raymon l'affabulatore dapprima seduce Noun, la bella domestica creola, e poi rapisce il cuore della stessa Indiana. L'incostanza delle passioni e l'ingannevole personalità di Raymon spingeranno Noun a gettarsi nel fiume in piena, e Indiana a oscillare senza tregua tra lo sdegno e l'attrazione irresistibile. Nell'andirivieni di quel pendolo sentimentale, è tutto un incalzare di eventi: la fuga disperata a Parigi, la morte cercata sulle rive della Senna, la bancarotta del marito, il forzoso trasferimento nell'isola al largo dell'Africa, il precipitoso rientro in Francia a bordo di un mercantile, la messa a repentaglio dell'onorabilità. Sullo sfondo, l'evolversi del personaggio di sir Ralph, sempre avvolto in un alone di inquietante opacità.

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La Barnes non ha fatto nient’altro che indicare ciò che ai suoi occhi fosse più ovvio: colei che desidera amare senza peccare. E lei sarebbe stato il problema ma anche la soluzione. La soluzione di scoprire un sé completamente estraneo al resto della comunità ma che è, come nel caso dell’onda di cui facevo cenno prima, destinato a diventare parte integrante di un regno celeste.

Titolo: La foresta della notte
Autore: Djuna Barnes

Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 12 €

N° di pagine: 176

Trama: Al centro della Foresta della Notte dorme la Bella Schizofrenica, in un letto dell'Hotel Récamier. T.S. Eliot, accompagnando questo libro alla sua uscita, scrisse che vi trovava «una qualità di orrore e di fato strettamente imparentata con quella della tragedia elisabettiana». E presto il romanzo sarebbe diventato una leggenda. La foresta della notte è del 1936.

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L’uomo dovrebbe pensare con reverenza e con gioia per raggiungere i suoi obiettivi. Può riversare le sue ambizioni dal sogno, dalla fantasia ma deve essere consapevole che li raggiungerà solo se realistiche, intaccate e attaccate dalla memoria. Decostruendo quelle gerarchie sociali e di genere che descrivono un villaggio gallese in inverno e l’emarginazione delle donne nel periodo delle due guerre.

Titolo: Sonata d’inverno

Autore: Dorothy Edwards

Casa editrice: Fazi

Prezzo: 17 €

N° di pagine: 176

Trama: In un piccolo villaggio della campagna inglese che sa di Jane Austen quanto di Čechov, mentre l’inverno imbianca il paesaggio si dipanano le vicende sentimentali e sociali di una piccola comunità: due sorelle corteggiate a intermittenza, un cugino che non sa cosa fare di sé, una ragazzina ribelle che cerca di evadere da un contesto familiare soffocante, e il forestiero Arnold Nettle, giovane e cagionevole musicista trasferitosi in campagna per fuggire l’inverno cittadino. Le lunghe serate trascorrono tra goffe conversazioni ed esibizioni musicali che sono le sole ad animare la calma che avvolge il paese. Tutti, in cuor loro, aspirano a qualche indefinito mutamento, sperano in un attimo epifanico che possa imprimere alla vita un corso più deciso, ma la voce dei protagonisti rimane in gola, così come il rumore dei passi si perde nel silenzio ovattato dell’inverno.

La solitudine della condizione umana è la grande protagonista di questa storia, tratteggiata con pochi tocchi delicati, simili a quelli che animano le corde del violoncello suonato nelle buie sere invernali.

4 commenti:

  1. Ciao Gresi, la tua conoscenza dei classici è davvero grandissima, complimenti! Tra le letture citate ho letto solo "Jane Eyre", ma è una lettura che, sebbene siano passati tanti anni, ricordo ancora con molto piacere :-)

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  2. Conosco solo Jane Eyre; ottimo post, grazie

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