venerdì, giugno 29, 2018

Gocce d'inchiostro: Il mistero Henri Pick - David Foenkinos

Le storie francesi si rivelano talvolta davvero carine ed interessanti. Spesso non me ne rendo conto, ma anche a questo si dovrebbe essere preparati e l'occasione di leggere qualcosa proveniente dalla Francia avvenne qualche giorno fa con questo piccolo ma piacevole romanzo. Il mistero Henri Pick si presentava come la storia perfetta al momento perfetto, anche se di storie di questo tipo ne ho letto a bizzeffe.
Dalle sue pagine l'autore ha tirato fuori un curioso caso i cui interrogativi galleggeranno in una piscina di dubbi  e perplessità. E così, in questi ultimi giorni di giugno, ho affrontato questo caso con un certo entusiasmo … E le mie considerazioni in merito non sono state per niente negative!


Titolo: Il mistero Henri Pick
Autore: David Foenkinos
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 242
Trama: In Bretagna, in un piccolo paese sulla costa ventosa, c'è una strana biblioteca dedicata ai manoscritti rifiutati dagli editori. Delphine Despero ci andava quando era bambina e sognava di riuscire un giorno a lavorare in mezzo ai libri e alle storie. E cos è stato perché, nemmeno trentenne, Delphine si è già fatta un nome nell'esclusivo mondo dell'editoria parigina. Così quando un'estate torna a trovare i genitori con il fidanzato scrittore, una visita alla biblioteca appare il modo migliore per sottrarsi alle invadenti attenzioni familiari. Tra gli scaffali di quella biblioteca dei sogni infranti e le illusioni perdute, i due si imbattono in un manoscritto dal titolo intrigante: Le ultime ore di una storia d'amore. Delphine decide di seguire il suo fiuto e pubblicarlo. Il manoscritto diventa presto un enorme successo. L'autore si chiama Henri Pick e l'anagrafe dice che è morto qualche anno prima. La vedova giura che il marito non ha mai letto, e tanto meno scritto, una riga in vita sua. Eppure … L'aura di mistero accresce il successo del libro, e il mondo dei lettori non sembra parlare d'altro. Due persone però non si accodano al coro degli entusiasti: Frédéric, il fidanzato di Delphine, che si sente assediato alla versione ufficiale. Mentre la trama avanza e gli indizi, ma anche i depistaggi, si moltiplicano, un'unica domanda è sul punto di condizionare per sempre le vite dei protagonisti: chi è davvero Henri Pick?

La recensione:

Leggere è un piacere totalmente narcisistico. Inconsciamente, cerchiamo gli elementi che ci assomigliano, gli scrittori possono inventarsi le storie più strampalate o improbabili, ma ci sarà sempre un lettore che dirà: " E' incredibile, ha descritto la mia vita!"

Uno scrittore misterioso, e poi un libro introvabile. La struttura di questo romanzo è piuttosto semplice, estrapolata da anni di letture intense e ferventi e aperti a qualunque lettore - persino quello più esigente; una grande biblioteca, un mistero irrisolvibile fra mucchi di fogli bianchi e gruppi di anime accomunati da questo fantomatico mistero che avvolge il tutto. Il centro di tutta l'attenzione, il perno delle intere vicende de Il mistero Henri Pick - e della mia grande stima nei suoi riguardi - è un grande e fondamentale elemento nel quale vi troviamo innumerevoli impennate letterarie, voli pindarici, incarnazioni di un amore semplice ma intenso, nel quale fu piuttosto evidente il mio interesse.
Il mistero Henri Pick è un tabernacolo piccolo che non si presenta grandioso di più quel che è, in cui ho potuto riscontrare tante cose belle, fra cui il piacere riguardante la parola scritta. La cerimoniosa procedura di sedersi dinanzi a un computer e riversare su un foglio tutto ciò che si tiene saldamente ancorato. Ben o male, quello che sto facendo io in questo istante. Sono seduta alla scrivania, dinanzi al computer, a mettere nero su bianco quello che mi passa per la testa. Per zittire quella vocina interiore che non cessa mai di parlare, ma che mi affianca ogniqualvolta io decida d'imbarcarmi in una nuova storia. In posti perlopiù splendidi che, per una manciata di giorni o addirittura di ore, potrebbero fungere da santuario. L'esserci è già un gesto di eterno rispetto, senza lasciarci influenzare da qualunque attacco esterno.
I libri, sin da quando ero bambina, hanno sempre funto da antidoto alla tristezza. Quelle pagine bianche vergate d'inchiostro, ho sempre pensato, nella maggior parte dei casi ci assomigliano. Chiunque ami la lettura potrebbe avvicinarsi a questa piccola ma misteriosa libreria, e confidare che il passaparola dei lettori possa rendere questo romanzo splendido.
E' un gesto bellissimo. Un processo in cui si guarda con gli occhi di un altro, e poi ci si guarda affondo. Ognuno potrebbe avvicinarsi a questa piccola biblioteca e, soffermasi ad ammirare lunghi e strapieni scaffali, osservando il tutto con una certa ammirazione e si sente ammirato.
Ho visto in Il mistero Henri Pick una gioia, un amore per la parola scritta che ho già visto in altri romanzi, ma che ha allietato comunque il mio cuore. Mi ha colpito l'emozione con cui le sue figure di carta si avvicinarono ai romanzi, radunandosi e desiderosi, alla visione di un manoscritto misterioso in cui loro sentivano come una presenza divina. La loro anima era sostanzialmente la stessa, estatica dai piccoli giochi letterari, e, l'autore, andandogli ad offrire cucchiaioni di informazioni vaste e inspiegabili, accendeva i loro animi e chi li circondava.
Forse proprio perché Foenkinos mi ha stretta in una morsa, mi ha costretta a provare un istintivo interesse, una profonda ammirazione per la letteratura, per autori di cui ho sentito parlare, in quell'avvicinarsi così casto e cerimonioso, non c'era nulla che fosse poco sentito. Al contrario. Da questa storia ho potuto attingere una forza che ha caricato, ha accresciuto l'energia letteraria che circonda il tutto. L'aura di mistero e fascino che c'era in un incredibile sequenza di gesti, tuffi letterari o passati, qualcosa di profondamente intrigante.
La morte. Ecco il vero perno da cui ruota il tutto. Quanto orrore, quanti dispiaceri nell'allontanamento di una persona amata. Il mistero Henri Pick, a tal proposito, ha acquisito un certo fascino mediante il suo tentativo di accrescere e istigare alla gente l'amore per i libri.
Era questo il mondo in cui ho desiderato viverci? Sotto certi aspetti, non nego che questo romanzo d'esordio possegga un'idea tutta materiale e legittima di libertà individuale. Il libraio protagonista di questa storia lotterà sino alla morte pur di eliminare alcuna resistenza, e accrescere l'importanza della poesia, della bellezza delle cose dalla nostra esistenza.
La fine di questo mistero l'ho visto realizzarsi forse un po' frettolosamente, eppure, adesso che ripenso ai primi capitoli, se dò una scorsa veloce, mi allieta constatare come, alla fine, ogni cosa, fa dei libri un vero e proprio magnetismo. Un bellissimo processo, meccanismo di vita da cui molti vengono battezzati da piccolissimi, dinanzi a un mucchio di voci che lentamente e disgraziatamente si distaccano col tempo dalla massa. Una delle più grandi gioie della vita, per quanto mi riguarda, che marca il mio << sentirmi me stessa >>, in un luogo in cui ci si affanna ad conquistare una propria identità.
Il mistero Henri Pick è una sferzata di avvenimenti nel campo letterario, che, come il suo autore, ha appena cominciato a soffiare. Specie nei sobborghi di chi ha già una sua locazione, in cui le storie come queste sono una parte importantissima della vita.
Valutazione d'inchiostro: 4

2 commenti:

  1. io invece con gli autori francesi ho sempre difficoltà, fatico a capirli. Ma questo libro mi è piaciuto, soprattutto nel finale, ha saputo conquistarmi e intrattenermi e ho dato il tuo stesso voto

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