lunedì, dicembre 02, 2024

Gocce d'inchiostro: Alla ricerca del tempo perduto. La prigioniera - Marcel Proust

Ora non mi importa sapere cosa avrebbe comportato spendere un certo lasso di tempo fra le sue pagine. Se, quando decisi di inoltrarmi lungo questo cammino, sarei stata consapevole della durata, di quei momenti in cui la mia coscienza si dibatteva con la realtà circostante, e cinicamente assimilando il tutto non volgendo le spalle a niente e nessuno, quanto lavando via i << veleni >> del mondo. Certo che lo sapevo! Secondo me quello della Ricerca non è quel genere di lettura a cui bisogna avvicinarsi con timore, perché di timore o paura non infligge. Quanto reverenza. Non poche volte ho creduto di non esserne in grado, di non poter capire, o addirittura, se avessi potuto galleggiare in questo mare dal fondale irto di scogli taglienti, trasformando ben presto ogni cosa in oro colato. A quasi un anno di distanza posso asserire sia stato così, i cui timori reverenziali riservati all’inizio sono poi lentamente scomparsi. Assemblati da altro, pronta a vivere sulla pelle un sogno che lentamente stava per avviarsi alla sua conclusione.


Titolo: Alla ricerca del tempo perduto. La prigioniera

Autore: Marcel Proust

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 15 €

N° di pagine: 464

Trama: Quasi come in una tragedia classica, nel quinto libro della Recherche tutta l'azione si concentra attorno a due soli protagonisti, il Narratore e Albertine, in uno scenario di tempo e luogo – un appartamento borghese parigino – ben delimitato. Predomina quindi l'introspezione psicologica, la descrizione dell'amore, un amore quasi patologico, fatto di sofferenza e gelosia. "La Prigioniera" (1923) si configura come una grandiosa indagine sul sentimento erotico che demolisce miti e stereotipi romantici e ne inaugura una concezione moderna.

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