Ho sempre avuto una certa predilezione per le storie
d'amore. Parlo generalmente di quelle passionali. Potrei citare una carrellata
di romanzi; è così trasparente la mia dedizione in questo caso. E anche l'amore
che gli riservo giorno dopo giorno.
Per il romanzo
di cui oggi vi parlerò ho perso un certo qual modo gran parte del mio modo di
vivere, ansie, inutili preoccupazioni, in un periodo oscuro e sconfortante,
invece della sola vita che conduco, con i miei amati e bellissimi amici
d'inchiostro, ed io che lotto per renderli giorno dopo giorno tali.
Le parole del nostro destino non solo ha ridotto gran
parte di tutto questo, ma mi ha proposto di abbracciare l'opera della Williams
con una certa lusinga. Confidando che da questa lettura ne sortiscano tante altre, ascoltando, con
fervore e intensità la voce con cui mi è stato raccontato tutto questo.
Titolo: Le parole del nostro destino
Autore: Beatriz Williams
Casa editrice: Nord
Prezzo: 17, 60 €
N° di pagine: 464
Trama: Amiens. Francia. 1916. Incurante della pioggia
battente, una donna è in attesa fuori della cattedrale. Tra i fedeli raccolti
in preghiera, c'è il capitano Julian Ashford, l'uomo per cui lei ha sacrificato
ogni cosa e che tuttavia non rivedrà mai più. Quando tornerà in trincea, Julian
morirà. Ma lei è lì per riscrivere il loro destino. Il nome della donna è Kate …
New York, oggi. Incurante del gelo, una donna è in attesa davanti alla porta di
Julian Laurence: sebbene sia la vigilia di Natale, deve consegnargli dei
documenti urgentissimi. I due si sono conosciuti il giorno precedente, eppure,
quando lei entra in casa, lui si comporta come se l'aspettasse da sempre, come
se l'amasse da sempre. Ricambiare quell'amore le sarà facile: Julian è uno
degli uomini più ricchi e affascinanti di Manhattan, è romantico, appassionato,
intenso. Per qualche mese, la vita diventa un sogno da cui non ci si vorrebbe
svegliare mai più … Ma poi, dal nulla, spunta un libro: la biografia di Julian
Ashford, un prezioso volume corredato di foto e di lettere scritte dal celebre
poeta - soldato durante la prima guerra mondiale. La donna non ha dubbi: la
calligrafia elegante e ordinata, gli occhi gentili, il volto che s'intravede
sotto il berretto sono del suo Julian. E quel libro sta per segnare il loro
destino. Il nome della donna è Kate …
La
recensione:
Molte
volte, mi rendo conto, il cuore dice delle assurdità. E' ridondante, loquace,
insensato, innamorato. Ricco di passione, scosse d'indefinibile potenza
percuotono il nostro animo, inebriandosi di parole di cui talvolta non ne
conosciamo persino l'esistenza.
Pomeriggi
invernali. Caffè, libri. Strati di coperte che non tengono e non bastano per
combattere questo secondo mese dell'anno. Nella mia strapiena libreria ho
alcuni romanzi, molti a dire il vero, che mi hanno fatto vedere, sentire il
calore di un abbraccio. Avvertito il profumo inebriante di un bacio, o la
dolcezza di un caldo abbraccio. Solitamente non pongo alcuna aspettativa,
quando mi imbatto nella lettura di nuovi romanzi, dopo le innumerevoli
delusioni letterarie. Ma con il romanzo di Beatriz Williams è successo qualcosa
che non mi aspettavo, che non provavo da tempo. Preferisco tralasciare i
particolari, ma non il fatto che con Kate e Julian ho goduto di una
piacevolissima compagnia. Ho vissuto sulla pelle una storia meravigliosamente sentita,
delicata come i petali di un tulipano, soave e seducente che ha infervorato il
mio animo come non succedeva da tempo.
Ho
letto con avidità e una certa ingordigia quello che Le parole del nostro destino raccontano. Un demone guidato dalla
curiosità, sempre posto silenziosamente sopra le mie spalle, che ha ostentato
una certa passione, non si è vergognato ad esprimere i miei sentimenti.
Non
posso farci proprio niente! Mi sento a mio agio in certi posti, con certi
romanzi. Mi sento a disagio con certe persone, in certe situazioni, ma non con certe letture. E, quando non mi trovo a
disagio, la cosa diventa imbarazzante. Se incrocio qualcosa, o per meglio dire
qualcuno, mi imbatto in qualcosa di terribilmente bello da togliere il fiato ne
rimango estasiata.
Ho
voluto vivere esclusivamente di Julian e Kate. A piccole o a grandi dosi, con
un amore moderato, semplice, in tutte le sue sfumature, lasciandomi in preda a
innumerevoli sensazioni. Mi è sempre piaciuto tutto questo. Lettere che
raddrizzano una parte incongrua del mio animo, libri che traboccano di bellezza
già solo dalla copertina, sessualità che fa saltare i termometri. E poi mi
rendo conto che i due giorni che ho impiegato per raggiungere i protagonisti di
questa bella storia mi sono sembrati affrettati. Ho viaggiato sul sedile
morbido di una poltrona rivestita in pelle, nel salone di casa mia, con la luce
offuscata di un tramonto ancora invernale, in cui ho annotato frasi o parole
nel mio immancabile blocnotes, volgendo lo sguardo a due anime contrite ma
dannate. In una notte mite, serena, sentendo nel palmo di una mano l'essenza di
un amore che sognavo di possedere da tempo.
Ho
guardato la città in cui tutto ciò è ambientato sfilare dietro i finestrini
appannati di uno spazio virtuale come un miraggio lontano dove pensavo non
avrei fatto ritorno. Incrociando passanti e studenti dall'anima irraggiungibile.
Sono salita a bordo di un treno che inconsapevolmente mi ha condotta nelle
vette più insormontabili del piacere, nonostante talvolta si sia impantanato in
stazioni tetre e fosche, ho creduto alla sua meravigliosa magia. Parole che
silenziosamente sono entrate nella carne e che, sparse in mezzo a ombre che si tengono
per mano, al chiarore incandescente di un camino, hanno indugiato nel mio cuore
molto più del dovuto.
Un
rapporto intenso ed effervescente creato inconsciamente, in cui si cerca di
ampliare i dolori e i piacere degli amanti. Una scrittura zeppa d'intensità
immaginativa, causata dall'impossibilità di non poter raggiungere la
beatitudine eterna, in quanto convivere con l'idea di qualcosa di
inimmaginabile è solo il pallido riflesso di qualcosa che uccide ma poi
fortifica. Un amore circondato da rivelazioni, intriso nella quotidianità, che
suscita un miscuglio di sentimenti da cui sono stata letteralmente sommersa.
Una gioia che lascia senza parole, conquistati. In pagine che esaltano per la
loro semplicità, la loro raffinatezza, misti a una buona dose di romanticismo e
passione che creano un angolo tutto speciale nel cuore di chi legge.
Una
lettura che risveglia ricordi assopiti dal tempo, istintiva, a tratti realistica
a tratti fantasiosa, particolare a cui fa da sfondo un amore dolce e
passionale, completamente avvolto da coperte di parole. E in mezzo a tutto
questo, io non ho potuto fare a meno di struggermi. Dibattermi per molto poco
tempo, senza più crederci. Diventando la musa di qualcuno, venerando e
adorando, con tutto il corpo e l'anima, una storia che cela un infinità di
reconditi desideri. Una confessione che va dritto al nostro cuore ancora caldo
e infervorato, che spazza quegli inutili dubbi o perplessità, riflettendo
l'anima di chiunque.
Valutazione
d'inchiostro: 4
davvero un'ottima recensione, mi hai incuriosito con questo romanzo!
RispondiEliminaGrazie, Vale!! Se dovesse interessarti, te lo consiglio caldamente :)
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