mercoledì, settembre 19, 2018

Gocce d'inchiostro: Non lasciarmi - Kazuo Ishiguro

Di questo romanzo ne avevo sentito parlare un po' di tempo fa. Dopo alcuni romanzi di svariato tipo, prove di letteratura sul palcoscenico artificiale della vita, arrivando nella mia libreria quasi in sordina. Anche questa è stata un'esperienza di lettura che mi ha sorpreso positivamente, in cui vi ho sviluppato una sorta d'istinto nei confronti di certi tipi di romanzi.
Sono consapevole di quei momenti in cui quel determinato romanzo può o non riesce a parlare, qualunque cosa abbia da dire, e quando, con un pessimo tempismo, mi suggerisce che è ora di darci un taglio. Sprofondo nella depressione.
Quello di Ishiguro è un mondo a parte che, o lo si approva o meno, è indubbiamente una lettura profonda e intensa. Per me, lettrice onnivora e amante soprattutto della narrativa orientale, mi ha sorpreso moltissimo, convinta di imbattermi nell'ennesima delusione letteraria. Non lasciarmi, al contrario, ha scandito attimi di una vita lontana, intensa, in cui non ho potuto fare a meno di sentirmi unanime con i personaggi. Guardarmi attorno per assistere a questo bellissimo spettacolo. Questo pezzo di cielo, intriso di malinconia, che è penetrato bruscamente dentro il mio spirito, come se una parte del mio Io fosse sempre stato lì, in attesa.

Titolo: Non lasciarmi
Autore: Kazuo Ishiguro
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 291
Trama: Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole "donatore" e "assistente"? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un'utopia al rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata. È uno di quei libri che agiscono sul lettore come lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.

La recensione:

<< Un giorno forse non molto lontano, imparerai come ci si sente, così rimani in attesa anche se non sai esattamente di cosa, in attesa del momento in cui comprenderai che sei davvero diversa da loro; che là fuori ci sono persone, che non ti odiano o ti augurano alcun male, ma che tuttavia rabbrividiscono al solo pensiero di una come te - di come sei venuta al mondo e perché - e che sono terrorizzate all'idea che la tua mano sfiori la loro .>>

Le storie che fanno per me, che abitano dignitosamente e magnificamente il mio animo, sono quel genere di storie  in cui solitamente mi affanno a trovare qualcosa di perduto. Qualcosa di prezioso, qualcosa di mai visto o sentito, che sebbene toccarlo possa essere talvolta un impresa piuttosto ardua, occupa un posto speciale nel mio cuore. Murakami Haruki, Paul Auster, Carlos Ruif Zafon, Ian McEwan, George Elliot, sono alcuni di quegli autori che descrivono, mediante ritratti umani di grande importanza simbolica, quelle situazioni in cui mi trovo nel momento in cui quell'autore o quell'autrice entra a far parte del mio spazio personale. Questo discorso, questo inutile preambolo, oggi è attinente al mitico Non lasciarmi ed è collocabile, per temi e nozioni, alla prosa murakamiana, almeno secondo alcuni criteri che mi hanno indotta a giudicare questo romanzo come quella sorpredente e ammaliante lettura di questi ultimi giorni d'estate, attorno a perplessità o dubbi che mi avevano indotto a rimandarne la lettura a data da destinarsi. Queste quasi trecento pagine sono state un continuo stato di sorpresa e turbamento, ritratte a tinte fosche, in cui i personaggi sono timorosi del mondo, incapaci di staccarsi l'uno dall'altro.
Non lasciarmi è il prodotto della "vecchia" ma idealistica Cina moderna. Uno di quei romanzi semplice, senza trucchi, introspettivo ma privo di pathos che getta una particolare luce sull'attività individuale di modelli umanistici che si ribellano e alla fine si rivelano irrivelanti per la loro stessa esistenza.
Dopo anni di letture di diverso genere, dove, se non altro per la mia fervida curiosità, ero diventata insaziabile, impavida, ora trovo ridicolo nutrire un certo "timore" per quelle letture rinnegate dalla maggior parte del popolo letterario, solo per allontanarmi e indirizzare i miei interessi su altro. Ognuno di noi predilige un certo tipo di letture, una tipologia speciale o particolare che lo contraddistingue dagli altri. Non lasciarmi è l'equivalente di questo distaccarsi dalla massa. Non troppo per una questione narrativa - il romanzo di Ishiguro non lo si può considerare perfetto -, piuttosto per una questione relativa all'anima in quanto punto forte di questo romanzo è proprio la condizione del mettersi completamente a nudo. Ci si affanna a trovare una via di fuga, a scovare una strada quando si credeva nemmeno ci fosse, eppure è qualcosa che ha a che fare con l'unione di coppia. L'importanza dei sentimenti in una relazione, con le sue stupide e inutili riflessioni.
Il luogo in cui si svolge il tutto è una metafora di una realtà metafisica di cui molti di questi personaggi aspirano. Un prodotto di una vecchia e remota idea di "mondo perfetto". Un luogo in cui non vi si potrà mai abitare. Qualcosa di questo mondo mi è rimasto nel portamento e nell'avvicendarsi di pensieri che non hanno propriamente un fondamento logico. Sebbene l'aria sia stata piacevolmente appesantita dall'odore pesante della mancanza, dell'insoddisfazione morale, della solitudine, come se si entrasse o uscisse da un sonno, lasciando che diverse immagini percorressero la mia mente.
Il tempo trascorso con Ishiguro mi ha dato l'opportunità di incontrare un abile lettore di anime, vincitore del premio Nobel per la letteratura, che mi ha spiegato come leggere il destino delle persone in base all'essenza che li circonda. La mia mente non ricorda di aver mai letto niente di così devastante, e con tanta gioia e ammirazione ho provato a chiamarlo. Mi sorprese trovarlo ancor più vicino di quanto credevo e che, come me, ama vivere storie intense e drasticamtente introspettive, curandosi con la scrittura o la buona letteratura.
Ho così accolto, con una certa gioia e un certo interesse, questa storia nel mio cantuccio personale per fare assieme Non lasciarmi un tentativo letterario che giunse dritto dritto nel mio cuore. E' stata un esperienza a dir poco bellissima. Pagina dopo pagina Ishiguro mi offriva qualcosa di speciale che arrivava dall'oriente e capace di guarire qualunque malattia dell'anima.
Ma la cosa che più mi ha colpito è stato l'avermi inondato di una felicità incomprensibile, che ha avuto fama di avermi fatto vedere questo autore sotto un'altra ottica, abile cantastorie che aveva colto il vero significato dell'esistenza umana. Kazuo Ishiguro è stato da me riconosciuto come effettivamente è: un uomo che si è ribellato alla vita e si è lasciato andare agli istinti, alle passioni che pensava non potesse avere, giungendo alla ricerca di ogni forma di verità.
Il fatto è che per più di qualche minuto, durante il corso della lettura, mi è sembrato di toccare questo testo - o, per meglio dire, l'anima di questa storia - quando bisognava fare spazio alle tristi vicende che hanno popolato lo spirito della giovane Kate o alla sua innocente e infantile storia d'amore con il bel Tommy.
Non lasciarmi ha il dono di saper toccare le corde più sensibili del nostro animo. Non mi riferisco alla malinconia che trasudano le sue pagine, o la piattezza di alcune situazioni, bensì il suo modo, la maniera in cui mi si è rivolto, di come mi ha narrato di questo mondo "dispotico" che cela le stanze remote dell'anima di ogni personaggio.
Ishiguro è caldamente ricordato per il suo Quel che resta del giorno. Non lasciarmi è giunto tardi fra gli scaffali della mia libreria e, sebbene la sua lettura sia stata inaspettata come un indomito lampo di immaginazione, è una gemma pura che ci avvolge nella sua verità universale. Un ronzio dell'anima che sembra quasi impossibile tradurre in parole in cui non si può fare a meno di avvertire il contatto di chi l'ha scritto e di chi me l'ha raccontato, mediante emozioni che sono suscitate da una penna dalla punta invisibile e che sono passate attraverso il mio corpo.

Ho visto una ragazzina con gli occhi chiusi stringere al petto il vecchio mondo gentile, quello che nel suo cuore sapeva che non sarebbe durato per sempre, e lei lo teneva fra le braccia e implorava, che non la abbandonasse. Ecco ciò che ho visto. Non eri veramente tu, non era quello che stavi facendo, lo so. Ma ti ho visto e ho sentito il cuore spezzarsi. E non l'ho mai dimenticato.

Valutazione d'inchiostro: 4

6 commenti:

  1. Ciao! Anche io ultimamente mi sto approcciando alla narrativa orientale moderna. Ho letto Musica di Yukio Mishima e L'uomo che voleva uccidermi di Yoshida Shuichi. Due letture difficili, soprattutto la prima, e che mi hanno un po' delusa.
    Non lasciarmi mi ispira anche parecchio, vorrei leggerlo nella speranza che mi lasci emozioni positive come successo con te.

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    1. Ciao, Maria! Non lasciarmi è una lettura piuttosto particolare, dunque se non sei avvezza ai romanzi introspettivi, ma piatti e profondi non penso che questa sia la lettura adatta. Se invece dovesse incuriosirti, te la consiglio caldamente; di Ishiguro leggerò sicuramente qualcos'altro :)

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  2. ho iniziato a leggerlo tempo fa ma forse non era il momento giusto e l'ho mollato. Ogni tanto lo guardo, prima o poi lo riprenderò. Mi è piaciuta molto la tua recensione

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  3. Mi hai incuriosita molto sono davvero curiosa di leggere questo libro

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