martedì, maggio 29, 2018

Gocce d'inchiostro: Il segreto della regina rossa - A.G.Howard

Metà di me sfugge alla consapevolezza che questa serie sia giunta al termine e si ribella contro di essa. Mi ribello contro il corso degli eventi, contro la saggezza di questi eventi, contro i motivi delle mie scelte. Il conflitto è molto più grande di quel che credo perché la trilogia della Howard è stata davvero sensazionale e strepitosa come la sua eroina, Alyssa. Eroina con la e maiuscola, intrepida adolescente con le sue prime crisi amorose, e che in questo terzo e ultimo volume cercherà di collegare il mondo di qua con quello di là ;) Ed io non ho potuto fare a meno di non seguirla.
Questa saga si è rivelata esattamente come io non mi immaginavo, e in questo splendido posto in cui tutto avverrà ho provato un profondo senso di benessere. Qualcosa, insomma, che nemmeno le parole penso potranno spiegare.
Il segreto è quello di lasciarsi andare. Chiudere gli occhi, e farsi avvolgere da qualcosa che sai non sfuggirà così presto dal tempio della memoria.
Titolo: Il segreto della regina rossa
Autore: A. G. Howard
Casa editrice: Newton e Compton
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine: 412
Trama: Dopo essere sopravvissuta al disastroso ballo, Alyssa si sente più coraggiosa che mai ed è decisa, nonostante sia una follia, a salvare i suoi due mondi e le persone che ama. Anche se questo significa sfidare la Regina Rossa su un campo minato da trucchi e astuzie, e anche se l'unico modo per raggiungere il Paese delle Meraviglie, ora che la tana del coniglio è chiusa, è quello di passare attraverso lo specchio, una dimensione parallela popolata da pericolosi mutanti. Con l'aiuto del padre, Alyssa affronta così il viaggio verso il centro della magia e del caos alla ricerca di sua madre. Riuscirà, insieme a Jeb e Morpheus, a salvare il mondo dalla distruzione in cui è intrappolato?

La recensione:

Essere in grado di creare scene e paesaggi a proprio piacimento significa poter regnare su di essi … Finalmente posso volare con te. Insieme, potremmo regnare su questo mondo e costruire il nostro lieto fine.

La prima volta che la Howard venne a trovarmi tutto quello che notai fu la sua bellezza, il suo carisma, l'aura di mistero che la circonda, così come i suoi romanzi, il nuotare selvaggio di immersioni spericolate e folli nell'orbita del suo fantastico mondo. La sua eroina, Alyssa, assomigliava molto ad altre eroine di cui ho letto qualche tempo fa, ma con una storia diversa, meno morbida, dalla qualità più austera e solenne.
Detesto nutrire falsi dubbi su storie che possiedono del potenziale, sin dall'inizio, vederle come scopi o come mezzucci per trascorrere qualche oretta in piacevole compagnia. Ogni tanto mi lascio influenzare da certi pregiudizi, ed io non faccio nulla per ribellarmi. Pensandoci bene: Non è già un crimine giudicare qualcosa o qualcuno senza nemmeno conoscerlo? E' un simulacro, un infinito di qualcosa che avrei dovuto fare molto tempo fa, che avrei potuto già vivere, lontana da ogni cosa, idee e persone. Alla fine si cerca disperatamente di rimediare, amare qualcosa che poi, ad un certo punto, ci impedisce di tornare indietro.
Mi sono resa conto dell'essenza di questa storia solamente quando ho potuto vedere con i miei occhi il fantomatico Paese delle Meraviglie di cui ci parla l'autrice. Estrapolare ricordi ripudiati che sono impregnati di una magia emotiva volatile. Ripresi in masse di carne che non desiderano altro che vendicarsi di chi li ha creati e poi abbandonati.
Cosa mi ha spinto a divorare le pagine, come se animate da volontà propria? Magica sensazione di essere avvolta da qualcosa che colpisce, lascia di stucco, come un sottile brivido d'eccitazione che ci permette di scoprire ogni cosa.
Morpheo aveva ragione: dal fondo di un pozzo anche di giorno si possono vedere le stelle. Si possono scorgere una miriade di cose, nascite, mutamenti, rivelazioni sconcertanti, che inevitabilmente ci toccano. Ho visto un'infinità di stelle cadenti disegnare scie luminose. Questa della Howard ha forse una luce troppo intensa, troppo profonda che indica il cammino dei protagonisti. E, inducendomi a divorarne le pagine ho accolto nel mio cantuccio personale qualcosa per cui, qualche anno fa, non avrei dato peso. Un piccolissimo dettaglio, una frase lasciata in sospeso, un bacio mancato, spazzati via con me a bordo, anche senza il mio consenso.
In questo mio terzo e ultimo viaggio nel Paese delle Meraviglie ho vissuto la storia che l'autrice si porta dentro tenendo il mio essere cosciente saldamente ancorato a ognuno dei personaggi che costellano l'universo howeriano.
Nonostante l'ascesa inesorabile di una guerra cruenta e sanguinosa, questo terzo volume non si discosta dal suo essere apparentemente innocuo, semplice, che esalta l'amore romantico e altri tipi di amore. Una delle più belle saghe per giovani adulti, ma anche per i più grandi che compongono gli scaffali della mia strapiena libreria in cui non posso non ringraziare l'autrice per avermi fatto vedere tante cose, in cui si cerca di mettere a tacere la malinconia, il senso di sconforto, il segreto rituale della protagonista di coronare il suo più grande sogno: conoscere se stessa.

<< Siamo milioni e milioni come granelli di sabbia su una spiaggia. E abbiamo un arsenale infinito, come le stelle nel cielo. >>

Valutazione d'inchiostro: 4

6 commenti:

  1. Ciao, bella recensione! Dovrò decidermi a iniziare sta serie a quanto pare!

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  2. Felice di sapere che ti è piaciuta, l'hai letta anche in fretta e hai fatto bene perchè in effetti viene voglia di saperne di più. Per quel che mi riguarda ho preferito il primo libro ma per il resto una brutta delusione

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    1. Anch'io ho preferito il primo libro, ma non nascondo che pure i volumi successivi non mi hanno dispiaciuto ☺

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  3. Ciao Gresi, conosco il libro ma non l'ho letto, anche se dalla tua recensione sembra una bella lettura!
    P.s. Ti ho nominata qui: http://langolodiariel.blogspot.com/2018/05/bbb-award.html

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