sabato, ottobre 05, 2019

Gocce d'inchiostro: Un dolore così dolce - David Nicholls

Ciò che ho imparato, da quant'è che ho maturato una certa attitudine per la letteratura americana, è che se la tua anima si nutre di questo devi dargli nient'altro che questo; presentare, agli scaffali della tua libreria, nient'altro che un numero elevato di letture per adulti, e non più quegli young adult o fantasy i cui protagonisti sono degli adolescenti che si pongono domande a cui nessuno darà mai una risposta effettiva.
I miei gusti, le mie preferenze, mi hanno condotta dunque ad imbattermi nella lettura dell'ultima fatica di David Nicholls, e che si trattasse di un giovane protagonista o di uno anziano per me non avrebbe fatto differenza... O così avevo creduto. Poiché quella in cui confidavo si rivelasse una lettura speciale, altro non è stato che il culmine dell'auto distruzione morale di un giovane diciassettenne. Le sue ansie, le sue paure che mi sono sembrate infantili, poco stimolanti, incontrollabili che non rivelano quella certa importanza in cui avevo confidato. Le nostre anime completamente in disaccordo, rivendicarono un tipo di narrazione che a me non mi ha entusiasmata, sebbene i tentativi e le buone intenzioni di fingermi coinvolta non mi hanno convinta. 
Titolo: Un dolore così dolce
Autore: David Nicholls
Casa editrice: Neri Pozza
Prezzo: 18€
N°di pagine: 383
Trama: È l'estate del 1997 a Londra, l'estate del New Labour, della morte di Lady Diana e della fine della scuola per Charlie Lewis. Cinque anni terminati in un batter d'occhio e suggellati dall'immancabile ballo nella palestra della scuola, coi professori alla consolle che azzardano persino Relax dei Frankie Goes to Hollywood o Girls and Boys dei Blur, I ragazzi che si dimenano selvaggiamente e le ragazze che ancheggiano con malizia. Cinque anni in cui Charlie Lewis Si è distinto per non essersi mai distinto in nulla. Né bullo né mansueto, né secchione né ribelle, né amato né odiato, insomma uno di quei ragazzi che, a guardarli nella foto di fine scuola, si stenta a ricordarli, poiché non sino associati ad alcun aneddoto, scandalo o grande impresa. Ora, però, per Charlie è giunta l'ora di definire la propria personalità, il che alla sua età è come cambiare il modo di vestire e il taglio dei capelli. Un'impresa di non poco conto, visto che, dopo aver cominciato a lavorare in nero alla cassa di una stazione di servizio per circa dodici ore la settimana, Charlie non sa che farsene di quella lunga estate. Per giunta, a casa le cose non vanno per niente bene. Sua madre se ne è andata e suo padre, un uomo mite, cade spesso preda della malinconia. Un giorno, il giovane Lewis afferra Mattatoio n°5 di Kurt Vunnegut giusto perché c'è la parola mattatoio nel titolo e se ne va a leggere su un prato vicino casa. Qualche pagina letta e poi si addormenta all'aria aperta, per svegliarsi qualche tempo dopo intontito dal sole e dalla meravigliosa visione di una ragazza dalla carnagione pallida e i capelli neri. È Frances Fisher, detta Fran. Viene dalla Chatsborne, una scuola per ricchi che se la tirano da artisti e indossano vestiti e fiori vintage e magliette che si stampano da soli. Fran fa parte della cooperativa del Bardo, un gruppo teatrale di ragazzi come lei che vogliono mettere un scena << una storia di bande rivali e di violenza, di pregiudizio e amore >>: Romeo e Giulietta di Shakespeare. Charlie non è felice né indaffarato, e dunque si innamora perdutamente di Fran. Per stare con lei, tuttavia, deve affrontare una sfida inproba: entrare a far parte della compagnia diretta da un tipo paffuto e con gli occhioni da King Charles Spaniel.

La recensione:
Se io non avessi riposto delle aspettative così alte a questo romanzo e mi ci fossi incappata quasi per caso, penso che avrei potuto apprezzarne la lettura un tantino più del previsto. In queste pagine c'è rinchiuso un David Nicholls adolescente.... E allora? Allora, a me non è piaciuto. No. Proprio no. E mi spiace riportare queste poche righe vergate di frustrazione e compianto. 
Perché Un dolore così dolce non mi è piaciuto? Perché ho visto una storia senza infamia senza lode, che ha suscitato null'altro che qualche piccolo brividino, realistica ma deprimente, che sebbene rivela una certa attitudine alle opere shakesperiane non trascende alcunché. Ho visto nulla di così speciale da considerarlo memorabile. Un ragazzo di diciassette anni che ha perduto ogni cosa e si avvia lungo una strada che possa redimere lui e la sua anima da qualunque colpa o pensiero. Niente di nuovo, per me che leggo tanto. Autore diverso, ma sempre la stessa solfa. 
A questo punto avevo capito che Un dolore così dolce non era fatto per me. Bastava vedere il mio rammarico, il mio disappunto per comprendere che le sfavillanti e dolcissime sensazioni che avevo riscontrato con Emma e Dexer qui non c'erano affatto. Sebbene con un aspetto diverso, gli amanti di questa storia pensano alle cose convenzionali dell'amore, ma ciò che se ne ricava è nient'altro che insoddisfazione, delusione. Non il semplice fatto di essere innamorati, di prediligere la tragedia di Romeo e Giulietta, ma di avere una concretezza, una validità, un vero e proprio motivo per coprire e ratroppare i buchi dei difetti... Tutto questo non mi fa sentire meglio. Se solo penso al sorriso che avevo stampato in viso... non doveva essere così? Con quello che avevo visto in Un giorno. L'amore, quello vero. Quello che ti strappa il cuore e lo riduce in minuscoli pezzettini. Gli infiniti insegnamenti della vita sulla multiforme natura della vita. L'analisi del linguaggio. Tutte queste cose non li ho vissuti come dovevo. Ne sono stati scritti per un pubblico adulto. Forse, mi domando, l'intento dell'autore era quello di scrivere una storia per ragazzi? Discostarsi dalle ombrose e stravaganti impennate del cuore umano, e indirizzarsi da tutt'altra parte? 
Il mio scetticismo è stato un bene informatico. Qualcosa mi aveva fatto pensare che, in questa nuova ennesima fatica letteraria dell'autore, non avrei riscontrato nulla di così straordinario e memorabile. E disgraziatamente per me non ho avuto tutti i torti. Forse la colpa è mia che speravo in qualcos'altro? Eppure, volevo sapere. Volevo conoscere questo suo nuovo figlio di carta.
Pur quanto il messaggio del romanzo è racchiuso nel significato che appropriamo al concetto di amore non è stato abbastanza. Sebbene i personaggi si conformano perfettamente al loro ruolo, la prosa elegante e sofisticata, Un dolore così dolce non può di certo competere per temi, legami, con quelli delle fondamenta riscontrate in altri romanzi, poiché nelle stanze rumorose della sua anima non ha mai aleggiato un ostinano silenzio, bensì la caparbia ricerca di scovare una strada utile per entrambi. E questa strada è la forza prorompente dell'amore, che deve e abbatte ogni cosa. 
In poche parole, questo libro non brilla per sentimenti forti o elementi di spiccata originalità. Ne vi ho riscontrato quella solida complicità che avesse il potere di tormentarmi. 
Una lettura da cui mi aspettavo tante cose, ma in cui ho potuto scorgere il forte desiderio di condivisione di questo giovane Charlie. Eppure non la stessa persona con il quale confidavo di dialogare. 
Un opera che a mio avviso avrebbe potuto rivelarsi sensazionale, se non un semplice monito per come affrontare la vita. Ci si perde in un labirinto di pensieri, drammi esistenziali in cui, sebbene si cerca quella stanza particolare dove passato e futuro formano un unica e interrotta corda, il forte senso di interesse che mi aveva stimolato nella lettura si è ora infranto. 
Valutazione d’inchiostro: 3 - 

12 commenti:

  1. Ahio, mi spiace che non ti sia piaciuto, ma almeno cosi io lo evito (anche perché ho tanto altro da leggere che uno in meno, male di certo non mi fa)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Penso che dovresti provare, Benny. Certamente sono gusti. Magari a te piacerà un pó di più 🤗❤️

      Elimina
  2. Come sai, a me è piaciuto molto, sarà che conosco molto bene Nicholls e so che non è soltanto l'autore strappalacrime di Un giorno (questo somiglia moltissimo ai suoi primi romanzi, Le domande di Brian e Il sostituto).
    Io però l'ho definito né più né meno che un romanzo Young Adult. Ti avevo avvertita. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già 🤗🤗 però ero troppo curiosa, e non ho potuto non leggerlo 🤗 grazie comunque! 😝

      Elimina
  3. Eh niente, io e Nicholas viaggiamo su rette parellele... Ho letto il suo Noi e mi è piaciucchiato, ho letto un giorno e l'ho proprio odiato! Questo non mi frega e passo oltre ahahahaha evidentemente non e un autore che fa per me. ;)

    RispondiElimina
  4. Ciao Gresi, dello stesso autore avevo letto "Un giorno" che non avevo trovato cattivo ma nemmeno memorabile, così al momento non mi viene voglia di leggere altro di suo... dalle tue parole mi sa che sto facendo bene ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh si, Ariel 🤗 Un giorno era piaciuto proprio tanto anche a me, ma questo purtroppo mi ha deluso un pó 😔😔

      Elimina
  5. Aspettavo questa tua recensione perché ero indecisa se leggerlo o meno. Ho letto e amato molto Noi, ma non so se provarci con questo. Ho sempre Un giorno che mi guarda dalla libreria in attesa del momento giusto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un giorno è molto bello, e infatti a me piace il Nichols adulto. Qusya sua ultima fatica letteraria, infatti, indirizzata ad un pubblico di adolescenti, infatti, non mi è piaciuta 😔😔

      Elimina
  6. Teşekkür ederim paylaşım için 😊 Türkiye'den selamlar...

    RispondiElimina

You can replace this text by going to "Layout" and then "Page Elements" section. Edit " About "
 

Sogni d'inchiostro Template by Ipietoon Cute Blog Design and Bukit Gambang