Gocce d'inchiostro: Una serie di sfortunati eventi. La stanza delle serpi e La funesta finestra - Lemony Snicket

Non riesco a spiegare la stramba affinità che lega me e i personaggi immaginari ma estremamente realistici dell'acclamato Lemony Snicket. Mi domando, oramai da tanti anni, da dove provenga. Non lo so ancora, e non penso lo saprò mai. In confronto alle favole per bambini, queste narrate sono certamente storie propense e indirizzate ad un pubblico giovanissimo, eppure possiedono una straordinaria maestosità. Camminano come se fossero sopra un trampolino, ma dotati di una volontà tutta loro. È davvero bellissimo.

E, come se spinta da un magnete, ho così accolto la lettura dei due volumi successivi della saga con acerrimo interesse, frenesia, trepidazione, con la certezza che questo blog e i suoi lettori vedranno Lemony Snicket ancora per qualche tempo. 

Titolo: Una serie di sfortunati eventi. La stanza delle serpi 
Autore: Lemony Snicket 
Casa editrice: Salani 
Prezzo: 13€
N°di pagine: 167
Trama: In questo sciagurato secondo episodio i fratelli Baudelaire vi sembreranno quasi sereni, in compagnia di alcuni rettili molto interessanti e di uno zio svampito. Ma non temete, presto si imbatteranno in un incidente d'auto un serpente letale, un lungo coltello e saranno di nuovo disperati. 

 Titolo: Una serie di sfortunati eventi. La funesta finestra
Autore: Lemony Snicket
Casa editrice: Salani
Prezzo: 13€
N°di pagine: 190
Trama: In questo terzo orribile episodio fin dall'inizio capiamo come andrà a finire. Immaginate di abitare presso una vecchia zia fissata con la grammatica che vi propina cene disgustose e vive in una casa diroccata a picco su un lago infestato di mignatte feroci... Bello vero?


La recensione:

C'è un elemento, nei romanzi di questo autore, che amo particolarmente e per cui questi libri vengono ricordati e osannati continuamente dalla sottoscritta: l'amore per i libri. Prima di ogni vicenda e dopo l'ennesima disgrazia ci sono sempre biblioteche ricche di volumi grossi e colorati, bronzi statuarie dall'aria arcigna, che apparentemente rivelano una certa passione dell'autore per il mondo di carta ma esplicano uno dei più importanti pilastri della sua produzione: i libri salvano da qualunque situazione. Persino dalla morte. Lemony Snicket disse che, nella stesura di questi racconti, prese ispirazione da vicende realmente accadute nella sua famiglia. Sbarcò il lunario, e ben presto creò dal nulla delle storie di cui io stessa non ne posso più fare a meno. Che ogni qualvolta sento 'Bambini sfortunati' e 'Londra vittoriana' resto colpita dalla sua naturalezza. 

Non è dunque una sorpresa se quest'oggi Sogni d'inchiostro presenta la recensione non di un romanzo, ma ben due, data la brevità delle sue letture, che non servono poi chissà quanto ma che, in un modo o nell'altro, mi hanno permesso di tornare a divertirmi. Respirare perché al suo interno ci sono 3 cuoricini che battono, e tutto questo dal momento in cui decisi di metterci piede. 

'È mio triste dovere...', qualunque siano le intenzioni del suo autore pagina dopo pagina divengono sempre più eccitanti, con le sue disgrazie, un ritratto pessimistico della vita, l'abbandono, la solitudine. È davvero molto triste leggere di qualcuno così sfortunato, solo, sballottolato da una parte all'altra, pur di trovare rifugio. Eppure in tutto questo c'è un piacere continuo e prolungato, le vicende ora hanno preso una certa importanza. Non ho idea cosa debba aspettarmi nei volumi successivi, e questo mi piace. Mi inorgoglisce a proseguire nel mio intento, sebbene di romanzi ancora da leggere e vivere ne ho a bizzeffe. 

La mia anima si sente accolta, compressa in un marasma di parole che non hanno ancora una sua definizione, ma hanno un motivo tutto suo nell'agire, nel palcoscenico artificiale della vita. Così grande da sopraffare ogni cosa, ogni disgrazia, ogni sfortuna. Perle rilucenti e splendide che continuano a scintillare. 

Valutazione d’inchiostro: 4